09.03.11 – Trento – Le molte primavere del 1968 all’Est

Mercoledi 9 marzo 2011 alle 17,30 a Trento, nella Sala Manzoni della Biblioteca comunale (Via Roma 55), il Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale organizza l’incontro-dibattito Le molte primavere del 1968 all’Est. Interviene Davide Zaffi. Introduce Piero Sinatti.

Con l’intervento di Davide Zaffi prosegue il ciclo di incontri Momenti di storia Mitteleuropea.

Il 1968 nell’Europa centro-orientale si dispiega sotto il segno della Primavera di Praga, che in effetti inizia nei primi giorni in gennaio con una seduta plenaria del Comitato centrale del Partito comunista cecoslovacco e termina brutalmente nell’agosto, quando la Cecoslovacchia è invasa dalle truppe dell’Unione sovietica e di altri cinque paesi comunisti del Patto di Varsavia.

Il trauma sarà profondo e dovranno passare oltre vent’anni prima che abbiano luogo a Praga nuove proteste di massa contro il regime. Sul piano della storia degli eventi la Primavera appare dunque come un’effimera parentesi.

Come laboratorio di idee politiche forse lo è meno. Già in quella sessione plenaria del gennaio 1968 uno dei massimi esponenti della Primavera, Josef Smrkosvky, membro del partito fin dagli anni Trenta, avvertiva i compagni che “mai ho conosciuto una situazione da Monaco alla guerra fino ad oggi che presenti al pensiero così pressanti esigenze”. Per la Cecoslovacchia e l’Europa centro-orientale in genere l’espansionismo di Hitler e gli anni della guerra mondiale avevano richiesto capacità di resistenza, che comporta sacrifici materiali ma rafforza idee e lealtà. Nel 1968 occorreva l’opposto: abbandonare convinzioni ormai inadatte ai tempi (se mai lo erano state) alla ricerca di idee nuove che permettessero di superare senza conflitti la profonda crisi economica e morale che attraversava all’epoca il comunismo e lo delegittimava anche come aspirazione ideale.

Durante la conferenza verranno evocate le differenti ripercussioni che in alcuni paesi del blocco comunista ebbero i tentativi innovatori di Praga.

Davide Zaffi sta lavorando ad un saggio sui rapporti fra Cecoslovacchia e Romania e Ungheria nel 1968. Fra le sue recenti pubblicazioni: Between State’s Interest and Rescuing Mission: On the History of Moldovan-Russian Relations (2010); e Eine Ungarin in Tirol. Die Tiroli Katona Ujság (2010).

L’intervento di Federigo Argentieri (Il 1956 tra Mosca, Budapest e Suez), in origine previsto per il 9 marzo è spostato a mercoledì 23 marzo (sempre nella Sala Mazoni della Biblioteca comunale di Trento, alle ore 17,30).