09.10.09 – Faenza (Ra) – «Economia e Nonviolenza»

In occasione della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza che attraverserà 6 continenti, 90 paesi e 160.000 km di strada, e che avrà inizio il prossimo 2 ottobre, 140esimo anniversario della nascita di Gandhi e 100esimo anniversario della sua incarcerazione in Sud Africa, anche la società civile faentina fa sentire la sua voce con 4 serate (un film, un documentario, una conferenza e uno spettacolo) dedicate alla promozione della cultura nonviolenta e del tema della pace.

Il 2 ottobre alle ore 20.45 verrà proiettato il film “Joeux Noel” presso la Sala delle Associazioni in via Laderchi, 3/A. Introduce Michele Dotti (Mani Tese).

Il 7 ottobre alle ore 20.30 presso il circolo Anspi di Fognano verrà proiettato il filmato “Una forza più potente: esperienze di resistenza nonviolenta nel XX secolo”.

Il 9 ottobre alle ore 20.45 presso la Sala San Carlo si terrà una conferenza tenuta dal prof. Fulvio C. Manara (univ. di Bergamo) sul tema “Economia e Nonviolenza”.

Il 16 ottobre alle ore 20.45 presso il cinema Fellini si terrà una serata sul tema “Giustizia e Nonviolenza” con musiche di De Andrè (a cura del Gruppo di Continuità) e letture di testi di Gandhi e altri autori nonviolenti.

Le serate sono organizzate e promosse da:
Comitato Spontaneo per la Pace Faenza, Centro Documentazione don Tonino Bello, Centro Diocesano Pastorale Sociale, Caritas, Mani Tese, Amici Mondo Indiviso, Pax Christi, Teatro Due Mondi, Parrocchia di Fognano – Circolo Anspi.

LA MARCIA MONDIALE: UNA PROPOSTA UMANISTA
La Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza è stata lanciata durante il Simposio del Centro Mondiale di Studi Umanisti nei Parchi di Studio e Riflessione – Punta de Vacas (Argentina) il 15 novembre 2008.
Questa Marcia vuole creare coscienza rispetto alla pericolosa situazione mondiale in cui ci troviamo, caratterizzata dall’alta probabilità di conflitto nucleare, dalla corsa agli armamenti e dalla violenta occupazione militare di territori.

Si tratta di una proposta di mobilitazione sociale senza precedenti, promossa dal Movimento Umanista attraverso uno dei suoi organismi, Mondo senza Guerre.

La proposta iniziale si è sviluppata molto velocemente. In pochi mesi la Marcia Mondiale ha suscitato l’adesione di migliaia di persone, gruppi pacifisti e nonviolenti, istituzioni di tipo diverso, personalità del mondo della scienza, della cultura e della politica sensibili all’urgenza del momento. Ha anche ispirato un’enorme diversità di iniziative in oltre 100 paesi, creando un fenomeno umano in rapido aumento (www.theworldmarch.org, www.marciamondiale.org).

LA SITUAZIONE ATTUALE
Viviamo in una situazione critica a livello mondiale, caratterizzata dalla povertà di vaste regioni, dallo scontro tra culture, dalla violenza e dalla discriminazione che contaminano la vita quotidiana di grandi settori della popolazione. Conflitti armati devastano molte zone e ora dobbiamo affrontare anche una profonda crisi del sistema finanziario internazionale. A tutto questo si aggiunge il problema più pressante, la minaccia nucleare in aumento. È un momento di enorme complessità; non solo dobbiamo prendere in considerazione gli interessi irresponsabili delle potenze nucleari e la follia di gruppi violenti, con possibilità di accesso a materiale nucleare di dimensioni ridotte, ma dobbiamo tener presente anche il rischio di un incidente che potrebbe innescare un conflitto devastante.
Non si tratta della somma di singole crisi: ci troviamo davanti al fallimento globale di un sistema la cui metodologia di azione è la violenza e il cui valore centrale è il denaro.

LE PROPOSTE DELLA MARCIA MONDIALE
Per evitare la catastrofe nucleare futura, dobbiamo superare la violenza oggi, chiedendo:

• il disarmo nucleare a livello mondiale,
• il ritiro immediato delle truppe di invasione dai territori occupati,
• la riduzione progressiva e proporzionale delle armi convenzionali,
• la firma di trattati di non aggressione tra paesi,
• la rinuncia dei governi a utilizzare le guerre come metodo di risoluzione dei conflitti.

È urgente creare una coscienza a favore della pace e del disarmo, ma è necessario anche risvegliare la coscienza della nonviolenza, che ci consenta di rifiutare non solo la violenza fisica, ma anche ogni altro tipo di violenza (economica, razziale, psicologica, religiosa, sessuale ecc.). Questa nuova sensibilità potrà instaurarsi e scuotere le strutture sociali, aprendo la strada alla futura Nazione Umana Universale.

Reclamiamo il nostro diritto a vivere in pace e libertà. Non si vive in libertà quando si vive sotto la minaccia della violenza.

La Marcia Mondiale è un appello a tutte le persone a unire gli sforzi e ad assumersi la responsabilità di cambiare il mondo, a superare la violenza personale e a lavorare nel proprio ambiente più immediato, fino a dove arriva la loro influenza.

LA MARCIA IN AZIONE
La Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza sta già ispirando diverse iniziative e attività che nei prossimi mesi dovranno moltiplicarsi. Una di esse sarà la marcia simbolica di un gruppo multinazionale e multiculturale che percorrerà i sei continenti, partendo il 2 ottobre 2009 (Giornata internazionale della Nonviolenza) da Wellington (Nuova Zelanda) e concludendo il suo viaggio il 2 gennaio 2010 ai piedi del monte Aconcagua, a Punta de Vacas (Argentina).

In tutto questo periodo, in centinaia di città si realizzeranno marce, festival, forum, conferenze e altri eventi per far prendere coscienza sull’urgenza della Pace e della Nonviolenza. In tutto il mondo le campagne di adesione alla Marcia moltiplicheranno questo segnale al di là di quanto possiamo immaginare oggi.

Per la prima volta nella storia un evento di queste proporzioni si mette in moto per iniziativa della gente.

La vera forza di questa Marcia nasce dall’atto semplice e cosciente di chi aderisce ad una causa degna e la condivide con altri.