15.03.07 – Sommacampagna (Vr) – Diamo voce alla pace

Per il secondo anno consecutivo, il Comune di Sommacampagna, inserito nell’elenco delle “Città di pace” istituito dagli Enti Locali per la pace, ha aderito alla GIORNATA NAZIONALE PER UN’INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE DI PACE. L’appello degli organi promotori (Tavola della pace – Coordinamento Nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani – Fnsi – Usigrai – Acli – Agesci – Aesse – Agenda del Giornalista – Amisnet – Antenne di pace – Francescani del Sacro Convento di Assisi – Gruppo di lavoro “Welfare della comunicazione” – Gruppo Uffici Stampa Ordine Nazionale dei Giornalisti e molti altri) è stato accolto dall’Amministrazione Comunale che, a cura dell’Assessorato alle Politiche Sociali, Assessorato alla Cultura e dell’ufficio Affari Generali – Ufficio Stampa ha organizzato per GIOVEDÌ 15 MARZO ALLE ORE 21 nella sala riunioni Palazzina Impianti Sportivi di via Bassa, un incontro sul tema “Diamo voce alla pace – Dal Forum Mondiale di Nairobi agli Obiettivi del Millennio: l’Africa ci interpella” cui interverranno: RENZO FIOR, presidente di Emmaus Internazionale il movimento a difesa degli emarginati fondato dall’Abbé Pierre; MARIA LUISA ALBRIGI, assessore Istruzione, Asili Nido e Scuole Materne; Servizio Bibliotecario Urbano; Terzo settore, no profit, sostegno alla cooperazione del Comune di Verona; AGNESE CASTIONI, assessore alle politiche Sociali del Comune di Sommacampagna; ROSAPIA BONOMI, rappresentante del gruppo “Verona Città di Pace”; Porterà il suo saluto il Sindaco di Sommacampagna, GRAZIELLA MANZATO. L’incontro sarà presentato dalla giornalista GIOVANNA BILLECI, addetto stampa del Comune di Sommacampagna. «Diamo voce alla Pace» vuole essere un faro acceso sull’importanza della pace per la comunità planetaria, su un bene prezioso ormai diventato “a rischio”. La pace resta un sogno per miliardi di bambine e bambini, donne e uomini privati dei fondamentali diritti umani. E anche da noi è sempre più in pericolo. L’informazione, sottoposta a pesanti limitazioni e condizionamenti politici ed economici, rischia di essere sempre più scadente e meno libera e indipendente. I mezzi della comunicazione possono fare cose meravigliose ma anche cose terribili. Da sempre, la guerra come il terrorismo si nutrono di un’informazione faziosa, falsa e parziale che semina paura, odio e violenza. Allo stesso tempo, ogni volta che si nasconde o si rovescia la verità, che si oscura una manifestazione o un progetto di pace, che si privilegiano gli interessi di una parte anziché il bene comune si compie un grave attentato alla pace e alla possibilità di costruirla. Con l’incontro del 15 marzo, i promotori intendono porre una base di riflessione rispetto all’importanza di educare alla pace per dare il “diritto di voce” a chi non è concesso e, nello stesso tempo, invitare tutti i cittadini a riflettere sull’urgenza di un cambio di mentalità e una più ampia assunzione di responsabilità rispetto a tematiche quali lotta alla povertà e il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio che puntano al debellare la fame, l’ingiustizia sociale ed economica, il bisogno di legalità a tutti i livelli, fino alla governance globale.