«Classici dello schermo. Visioni tra cinema e letteratura», tre domeniche in compagnia di classici della letteratura anglosassone diventati capolavori del cinema organizzati dal Teatro Scientifico in collaborazione con Verona Film Festival.
Gli appuntamenti, nati dal desiderio di trasformare la domenica pomeriggio in un momento d’incontro per la fruizione e il dialogo sull’arte, si terranno al Teatro Laboratorio all’Arsenale nei mesi di marzo e aprile. Intervengono Paolo Romano e Isabella Caserta. Relatore Adamo Dagradi. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Il primo titolo: «La voce nella tempesta» (1939) di William Wyler, tratto da Cime Tempestose di Emily Brontë, sarà proiettato al Teatro Laboratorio domenica 17 marzo. Vincitore del premio Oscar per la migliore fotografia, il film ha per protagonisti un indimenticabile Laurence Olivier nel ruolo di Heathcliff e Merle Oberon in quello della sua amante Cathy. L’evento sarà preceduto da un’iniziativa gemella a cura de «I martedì del Festival», ovvero la proiezione di Wuthering Heights (martedì 12): trasposizione del 2012, ricca di sorprese, firmata dalla scozzese Andrea Arnold.
Il 7 aprile arrivano le «Piccole donne» nate dalla penna di Louisa May Alcott, nella celeberrima versione del 1949, diretta da Mervyn LeRoy, con Janet Leigh, Elizabeth Taylor e June Allyson.
La rassegna si chiuderà il 28 aprile col kolossal «Via col vento» (1939), saga d’amore e guerra ai tempi della Secessione americana, tratta dal romanzo premio Pulitzer di Margaret Mitchell e diretta da Victor Fleming. Otto premi Oscar e un posto iconico nella storia del cinema, con gli occhi viola di Vivien Leigh che incantano tutt’oggi.