23.08.2012 – da Colognola ai Colli – Verona e Nogarole Rocca – «XXXII° visita a Don Lorenzo Milani e alla scuola di Barbiana» (iscrizione)

Il Movimento Educatori Milaniani organizza per giovedì 23 agosto 2012 la «XXXII° visita a Don Lorenzo Milani e alla scuola di Barbiana», con riflessione su Lorenzo Milani e l’Amore selettivo per gli ‘ultimi’.

E’ un fatto abbastanza inspiegabile, se si ragiona in termini di turismo (sia sacro che profano), perché a Barbiana, oltre alla chiesa, la canonica con i locali della scuola e il piccolo cimitero, non c’è niente altro. Eppure un flusso di migliaia di visitatori ogni anno sale sul monte Giovi dell’Appennino Toscano per tenere vivo il messaggio educativo e di vita che viene da Barbiana. E a Barbiana arriverà anche quest’anno un pullman di Veronesi. Per il prossimo 23 agosto, infatti, il MEM – Movimento Educatori Milaniani – l’associazione che riunisce insegnanti, genitori e persone comunque interessate a promuovere nella formazione delle giovani generazioni l’applicazione dei valori dell’esperienza educativa di quel prete-maestro – ha organizzato una visita a Barbiana (Firenze) dove è vissuto ed è morto don Lorenzo
Milani.
E’ un’occasione sempre nuova di approfondimento, avviata da Mons. Luigi Adami – parroco a S. Zeno di Colognola ai Colli – , ispiratore del Movimento, che si ripete il primo giovedì dopo ferragosto dall’inizio degli anni ’80, per ripensare e riflettere sul pensiero e sulla vicenda umana del sacerdote educatore, morto nel 1967.
Al centro della sua esperienza pastorale c’è stata la scelta di stare “dalla parte degli ultimi”, e c’è sempre stata la scuola, “per dare la parola agli ultimi”. Prima la scuola popolare di Calenzano e poi la scuola a tempo pieno di Barbiana. Qui, in questo borgo di 42 anime, abbarbicato su una desolata collina, la vicenda di don Lorenzo Milani e della sua scuola vennero clamorosamente alla ribalta a metà degli anni ’60 per le posizioni prese a favore dell’obiezione di coscienza al servizio militare e per le polemiche contro le carenze della scuola dell’obbligo. A Barbiana Don Milani era stato mandato come priore, nel 1954, con l’intento di punirlo e isolarlo. Invece da quell’esilio è nata una delle più significative scuole di vita ed una esperienza didattica conosciuta in tutto il mondo. Esperienze pastorali, L’obbedienza non è più una virtù, Lettera a una professoressa, restano dei pilastri fondamentali per capire alcuni problemi cruciali nella chiesa, nella società, nella scuola del nostro tempo. L’eco e la risonanza della sua esperienza furono grandi e ancora esercitano una grande attrazione – fino a diventare segno di contraddizione e pietra di scandalo – per migliaia di studenti, insegnanti, operatori sociali e ‘cittadini’ impegnati nella ricerca di un nuovo modo di fare scuola e di educare. Con un assillo: scoprire e sconfiggere il germe della esclusione, oggi drammaticamente visibile sia a livello locale sia a livello mondiale. Proprio questa è stata una delle intuizioni profetiche di don Milani, secondo cui l’attenzione al prossimo escluso – agli ultimi – è la premessa necessaria per educare i giovani ad affrontare con responsabilità lo squilibrio sempre più minaccioso fra nord e sud del mondo.
Ma cosa significava per don Milani “amare” gli ultimi? Don Milani ci teneva sia a restare nella concretezza sia a distinguersi dall’Amore generale e astratto che proclamano i ‘ricchi’: politici, borghesi, insegnanti. Egli seguiva la sua logica inflessibile: “Non si può amare tutti gli uomini.. […] I poveri non hanno bisogno dei signori. I signori ai poveri possono dare una cosa sola: la lingua cioè il mezzo d’espressione. […] Quando avrai perso la testa, come l’ho persa io, dietro poche decine di creature, troverai Dio come un premio.” [Dalla lettera a Nadia Neri, 7.1.1966] E’ un modo di ricordare quel prete, “ribelle obbedientissimo”, a 45 anni dalla sua morte, andando a fargli visita nei luoghi in cui ha vissuto, e incontrando testimoni vivi della sua esperienza di Calenzano e di Barbiana. Il Movimento Educatori Milaniani, che cura l’organizzazione del viaggio, sottolinea che non si vuole riesumare un morto e neppure tentare di accampare diritti su un patrimonio che per tanti versi non ci appartiene; è invece il tentativo di incontrarsi/scontrarsi ancora una volta con una “presenza” sicuramente scomoda, spesso intollerabile, che tuttavia ci stimola a ricercare risposte alle contraddizioni della scuola e della società del nostro tempo.

XXXII^ VISITA A BARBIANA di Vicchio sul Mugello (Firenze)
Giovedì 23 agosto 2012, il primo giovedì dopo la settimana di ferragosto, come ogni anno da 32 anni, con un gruppo di amici andremo a BARBIANA dove è vissuto ed è sepolto don Lorenzo Milani. E’ un’occasione preziosa per ripensare e riflettere sul pensiero religioso-socialeeducativo e sulla vicenda umana di don Lorenzo. Dopo la visita al cimitero, entreremo negli ambienti della scuola di Barbiana, fedelmente conservata in tutte le sue parti, dove don Milani esercitò la sua arte di preteeducatore. Qui incontreremo alcuni ex allievi di don Milani e sentiremo la loro testimonanza. Nel pomeriggio presso la Biblioteca di Vicchio ci soffermeremo per un incontro nella sede del “Centro di Documentazione don L. Milani” e avremo modo di raccogliere ulteriori testimonianze dirette di testimoni dell’esperienza di vita del priore di Barbiana. Quest’anno la visita a don Milani sarà l’occasione per riflettere su L’Amore selettivo per gli ‘ultimi’.

Programma

• San Zeno di Colognola ai Colli alle ore 6,00
• casello autostradale di Soave-San Bonifacio alle ore 06,20
• casello autostradale di Verona sud ore 07,00
• casello autostradale di Nogarole Rocca ore 07,20
• sosta autogrill
• arrivo a Vicchio e inizio della salita a piedi (sono circa 4 km; per trasporto di persone in difficoltà e zaini è a disposizione un pulmino); arrivo a Barbiana entro le ore 11,30
• ore 12: visita al cimitero e lettura sulla tomba del Priore della lettera a Nadia Neri di Napoli (una studentessa napoletana che gli scrisse chiedendogli come fare a trovare Dio) del 7.1.1966, dove don Lorenzo spiega perché si può amare solo poche persone, e “se vuoi trovare Dio e i poveri bisogna fermarsi in un posto … e occuparsi solo di far scuola … e perdere la testa dietro poche decine di creature”.
• Ore 13 pranzo al sacco
• Ore 14, visita alla scuola di Barbiana, con testimonianze di ex allievi e conversazione di gruppo sul tema della giornata.
• Ore 17, incontro con i responsabili del “Centro di Documentazione don L. Milani” a Vicchio: Nanni Banchi, Nevio Santini, Manricho Welka, Gina Carotti e Felicina Burberi.
• Il rientro è previsto per le ore 21,30 circa.

Durante il viaggio in pullman saranno proiettati documenti sulla figura di don Milani utili ad approfondire la sua figura e la sua opera.
Si raccomanda di portare da casa il pranzo al sacco per evitare i tempi lunghi di approvvigionamento. Non è richiesta nessuna anticipazione di spesa, ma la prenotazione vale come impegno a partecipare. Costo previsto 15/18 euro circa cadauno.

Per informazioni e prenotazioni fino a esaurimento dei 54 posti del pullman:
Mariano Mariotto 045.7614468 cell. 340.33.12.540 – [email protected]; L. Dani 0459586258 – [email protected]; P. Veronese 0456150757; L. Adami 0457650393.