Lunedì 25 gennaio 2010 alle ore 20.30 presso il Teatro Cristallo di Bolzano (Via Dalmazia 30) si terrà un evento editoriale e culturale straordinario. Nella vastissima produzione editoriale e letteraria italiana del grande scrittore e reporter polacco Ryszard Kapuscinski manca un’opera fondamentale che non è mai stata tradotta. Ora la piccola casa editrice «il Margine» di Trento lo ha fatto e in occasione del terzo anniversario dalla morte del mito di tutti i viaggiatori del mondo (più volte candidato al Nobel per la letteratura) esce con l’opera sconcertante «Perchè è morto Karl von Spreti. Guatemala 1970», libro che racconta la storia del Guatemala a partire da un fatto di cronaca drammatico, ossia il sequestro e l’uccisione dell’ambasciatore tedesco Karl von Spreti avvenuta nel 1970. Un fatto di cronaca che sprigiona le doti narrative e di analisi politica e sociale di un grande scrittore in una realtà assurda, in uno dei Paesi più insanguinati del continente latinoamericano, un “Pais ocupado” come scrive Eduardo Galeano, uno stato totalmente succube dei rapporti di forza politici e di mercato degli Stati Uniti e delle multinazionali che hanno fatto il bello e il cattivo tempo sfruttando la terra, uccidendo e sacrificando i poveri all’altare del profitto e delle logiche di dominio.
Per presentare in anteprima italiana il libro a Bolzano, dove Kapuscinski visse il momento ultimo della sua vita terrena – con un incontro di tre giorni gravido di passione e di partecipazione organizzato dal Centro per la Pace di Bolzano – verranno la moglie del reporter, Alicja Kapuschinska, la figlia Rene, l’inviato della Rai Ennio Remondino, il giornalista esperto di America Latina Maurizio Chierici, la collaborattrice del premio Nobel per la Pace Adolfo Perez Esquivel (sua la bellissima prefazione al libro) Grazia Tuzi.