Nell’ambito del «1° Festival della Lentezza» in programma a Selvazzano Dentro (Pd), lunedì 26 ottobre alle ore 21: «La decrescita: la possibilità di un nuovo stile di vita».
La decrescita vista come una risposta economica, necessaria ed opportuna, rispetto alla frenesia della contemporaneità. Decrescita come una sorta di scommessa e allo stesso tempo di provocazione che però vale la pena di essere tentata! Bisogna ripensare la società inventando un’altra logica sociale e, per farlo, bisogna cambiare valori e concetti, mutare le strutture, rilocalizzare l’economia e la vita, rivedere nel profondo i nostri modi d’uso dei prodotti, rispondere in positivo alla sfida posta dai Paesi del sud del mondo.
Ne parliamo con Serge Latouche economista e filosofo francese, uno degli animatori de La Revue du MAUSS, presidente dell’associazione La ligne d’horizon e professore emerito di Scienze economiche all’Università di Parigi XI e all’ Institut d’études du devoloppement économique et social (IEDS) di Parigi.
Conosciuto per i suoi lavori di antropologia economica, Serge Latouche critica il concetto di economia intesa in modo formale, ossia come attività di mera scelta tra mezzi scarsi per poter raggiungere un fine. Mira a proporre nelle sue opere il concetto dell’economico, rifacendosi alla definizione di economia sostanziale, intesa come attività in grado di fornire i mezzi materiali per il soddisfacimento dei bisogni delle persone.
Si oppone, mediante argomentazioni teoriche solide e con un approccio empirico comprensivo di numerosi esempi, al concetto di sviluppo nonché alle nozioni di razionalità ed efficacia economica.
Latouche rivendica la necessità di “valorizzare l’aspirazione a un dialogo e a una coesistenza fra le diverse culture”.
Leggi il programma, disponibile su www.festivaldellalentezza.it