Fino al 02.10.10 – Trento – Gher, tenda dalla Mongolia, dal folclore alle persone

Da lunedì 27 settembre a sabato 2 ottobre con orario 14.30-19 presso il Palazzo della Regione a Trento (entrata via Gazzoletti), AIFO mette in mostra una tenda originale proveniente dalla Repubblica Mongola.

L’Associazione italiana amici di Roul Follereau, nell’ambito dell’iniziativa “Sulle rotte del mondo”

ha voluto portare un piccolo pezzo di vita quotidiana della Mongolia ed installarlo nel palazzo centrale di Trento. Piccola meraviglia di tecnologia antica, tutto fatto con materiali recuperati dalla natura, la “Gher” si presenta solida e resistente alle rigide temperature della Mongolia ma al contempo facile da trasportare a dorso di cammelli o su carri trainati da bovini. Lana infeltrita, seta pregiata, steccato di salice, tutti questi materiali si compongono in un delicato equilibrio elaborato in millenni di evoluzioni tecnologiche delle popolazioni mongole.

La tenda si installa a partire dalla porta, è composta di 5 graticci, 60 listelli, un anello portante, due pali, teli di feltro, rivestimento in seta. Normalmente la tenda è installata dalle donne del gruppo ed è operativa in circa un’ora di lavoro. Una decina di volontari AIFO hanno impiegato 5 ore per l’installazione.

Partendo dal lato folcloristico e documentaristico AIFO vuole parlare delle persone che ha incontrato nel paese dalle interminabili praterie. In Mongolia AIFO si occupa di riabilitazione dei disabili con una strategia particolare “riabilitazione su base comunitaria”(CBR) volta a far crescere le comunità rendendole capaci di valorizzare le “diverse abilità” presenti nel loro interno. Per questa strategia di cooperazione l’AIFO è partner ufficiale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

In Mongolia la popolazione è di 2.736.800 abitanti di cui il 20 % vive con meno di 1 $ al giorno e il reddito medio è di 3.400$ anno, AIFO con il progetto di CBR si prende cura dei disabili dell’intero paese.

Le fotografie all’interno della tenda mostrano le persone che insieme operano per ridare dignità a chi non conosce questa parola a causa di un “difetto” fisico o mentale.

L’emblema del progetto AIFO in Mongolia è una fotografia che ritrae una ragazza priva delle gambe che dalla sua carrozzina vende in un mercato i suoi prodotti di artigianato che le danno da vivere dignitosamente. Una pietra scartata divenuta testata d’angolo.

www.aifo.it
www.missionetrentino.it

Per ulteriori informazioni dott. Fabrizio Demattè
coordinatore Triveneto AIFO – 3407783803