Giovedì 19 maggio alle ore 20,45 presso la sala civica «Berto Barbarani» di San Bonifacio (Via Marconi) si terrà un incontro con Pino Masciari, per la presentazione del libro: «Organizzare il coraggio» (ed. Add.)
Pino Masciari è l’imprenditore edile calabrese che ha avuto il coraggio di denunciare le infiltrazioni della ‘ndrangheta contribuendo all’arresto di circa 50 suoi membri.
Il tema dell’infiltrazione mafiosa nell’economia, come ci ha raccontato Roberto Saviano in Gomorra, e come ci stanno confermando altri libri ed indagini giornalistiche uscite negli ultimi mesi, e anche le drammatiche notizie di cronaca più recenti, riguarda anche il nord Italia, la nostra regione e la nostra provincia di Verona; per questo motivo alla presentazione del libro abbiamo invitato alcune rappresentanze del mondo economico, delle istituzioni e del volontariato attivo nella diffusione di una cultura contraria alle mafie.
L’appuntamento è organizzato dalla Libreria «Bonturi» di San Bonifacio, patrocinato dal Comune di San Bonifacio (assessorato alla Cultura) e si avvale della collaborazione della Consulta Giovanile di San Bonifacio, cooperativa «Arturo Burato», «Libera – Associazione e numeri contro le mafie» e il periodico «5 comuni».
Alla presentazione del libro sono previsti interventi di:
Lodovico Guariso, assessore alla cultura del comune di San Bonifacio
Paolo Arena, presidente di «Confcommercio Verona»
Carlo Trestini, vicepresidente di «Ance Verona»
Un rappresentante del coordinamento provinciale di «Libera».
Il libro e l’autore
Pino Masciari, imprenditore edile calabrese, ha sfidato la malavita organizzata e per questo ha dovuto rinunciare alla propria vita e alla propria libertà. Da solo ha denunciato, combattuto, ricercato la verità fino a far condannare oltre quaranta persone, dalla piccola manovalanza della ‘ndrangheta fino ai massimi vertici dell’organizzazione e della cupola politica che spesso si lega alla delinquenza.
Dal 1997 Masciari e la sua famiglia rientrano nel «Programma speciale di protezione» e devono abbandonare la loro casa e la loro terra. Niente più lavoro e affetti, niente più Calabria, ma una continua serie di spostamenti che sembrano un abbandono continuo e prolungato.
In questi anni Masciari diventa testimone di giustizia, figura istituita dallo Stato italiano nel 2001 per segnalare quei cittadini esemplari che sentono il senso civico di testimoniare sempre a favore della giustizia. Ma attorno a lui trova un muro di gomma che vorrebbe isolarlo. Nonostante la situazione in cui si è costretto a vivere (senza scorte, senza prospettive per il futuro, lontano dalla sua vita) Masciari andrà sempre a testimoniare facendo nomi e cognomi, non tacendo nulla della sua drammatica esperienza di imprenditore fatto fallire per mano delle famiglie di ‘ndrangheta.
Ad accorgersi di lui e della sua famiglia sarà però la società civile che interviene numerosa e solidissima, sostituendosi alle scorte e alle carenze dello Stato. Grazie a loro Pino Masciari è ancora vivo e la sua storia ha preso una strada di libertà. Chi lo voleva nascosto, abbandonato, debole, non ce l’ha fatta. Le sue denunce hanno colpito nel segno e per questo la ‘ndrangheta lo voleva morto!
Con lui, la moglie Marisa e i due figli. Una famiglia che ha sofferto per la propria scelta di giustizia e per la voglia di uno Stato dove a governare siano le leggi e non il malaffare. Questo libro è la loro storia.
Per info [email protected] tel 0457610339 www.libreriabonturi.blogspot.com