IL 2 OTTOBRE 2008 BOLZANO INCONTRA LEONARDO BOFF


É un’opportunità da cogliere al volo quella organizzata dal Centro per la Pace del Comune di Bolzano per il 2 ottobre 2008: alle ore 18, infatti, l’ex frate francescano, filosofo e scrittore brasiliano Leonardo Boff terrà un incontro, presso l’aula Magna della Libera Università, sul tema «Che ne sarà della nostra sorella Madre Terra?». Boff è uno dei personaggi più famosi del continente latinoamericano, fondatore della Teologia della Liberazione e, dal 1985, costretto al silenzio dalla Chiesa. Da allora ha profuso le proprie energie umane e spirituali occupandosi di ecologia e di etica.


Nipote di immigrati italiani venuti dal Veneto alla fine del XVIII secolo per installarsi nel Rio Grande do Sul, membro di una famiglia non nuova alla vocazione religiosa, entrò nel 1959 nell’ordine dei frati francescani minori, presso cui emise la professione di fede nel 1964, diventando sacerdote della Chiesa cattolica romana. Nello stesso periodo studiò teologia e filosofia in Brasile, Germania, Belgio e negli Stati Uniti d’America, fino al conseguimento del dottorato di Filosofia e Teologia presso l’università di Monaco nel 1970 (uno dei due relatori era Joseph Ratzinger). In quell’anno Boff occupò la cattedra di teologia sistematica ed ecumenica all’Istituto teologico francescano di Petrópolis in Brasile. Nello stesso periodo fu direttore di varie riviste, quali la «Revista Eclesiástica Brasileira» (dal 1970 al 1984), la «Revista de Cultura Vozes» (dal 1984 al 1992) e la «Revista Internacional Concilium» (dal 1970 al 1995), e consulente della conferenza episcopale brasiliana. Fu anche docente visitatore presso le università di Lisbona, Salamanca, Harvard, Basilea ed Heidelberg.

L’attività pubblica di Boff è sempre stata caratterizzata da una strenua difesa dei diritti dei più poveri; egli va denunciando con fermezza e vigore le grandi lobby industriali brasiliane, che sfruttano il popolo delle favèlas. Boff contribuì in modo essenziale alla elaborazione della Teologia della liberazione. Il suo continuo impegno nella lotta contro l’oppressione dei popoli latinoamericani lo portarono a scontrarsi sempre più aspramente con le gerarchie vaticane, che, a partire dal 1971, lo ammonirono più volte.

Nel 1984 fu convocato in Vaticano e sottoposto ad un processo da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede, allora presieduta dal prefetto Joseph Ratzinger, a causa delle tesi esposte nel suo libro Chiesa: «Carisma e Potere». Nonostante le giustificazioni fornite, l’anno successivo fu condannato al silenzio ossequioso. A causa di pressioni internazionali la decisione fu parzialmente revocata nel 1986. Nel 1992, a seguito di ulteriori minacce di provvedimenti disciplinari da parte dell’allora Papa Giovanni Paolo II se avesse preso parte al Summit della Terra, Boff abbandonò l’ordine dei francescani.

Per informazioni: Centro per la Pace di Bolzano