IL VINCERE, DI ETTORE MASINA

IL VINCERE
Romanzo di Ettore Masina
Ed. San Paolo – 12 euro –
pag 191

La Cassina di Pomm, la “Cascina delle mele”, è il microcosmo di miseri alloggi oltre l’estrema periferia di Milano, dove città e campagna si confondono. Qui, alla fine degli anni Trenta, un nucleo di famiglie a maggioranza operaia conduce una vita aspra ma dignitosa, scandita dai ritmi del lavoro, del riposo, degli affetti e della reciproca solidarietà. Poi la tempesta del secondo conflitto mondiale lambisce anche la Cascina, turbandone la quiete: qualche uomo viene richiamato alle armi, parte e non farà ritorno; apocalittici bombardamenti dilaniano la vicina città; serpeggiano freddo, fame angoscia, lutto, disperazione. Dopo lo strappo dell’8 settembre 1943 l’infiammarsi di opposte pressioni politiche lacera la popolazione milanese, seminando sospetto, terrore, morte. Nasce la Resistenza. Non c’è più soltanto un fronte militare; partigiani, tedeschi, repubblichini combattono anche nelle strade. Dilagano i rastrellamenti, le fucilazioni, le rappresaglie. Imperversa la caccia agli ebrei. In mezzo a queste sanguinose convulsioni, che inesorabilmente si ripercuotono sulla comunità della Cascina, prende corpo la vicenda di Umberto Radaelli, detto “il Vincere”, orfano di guerra: un ragazzo che, divorato da una filiale ammirazione per il Duce, si arruola nella Squadra «Ettore Muti», la prima forza armata della Repubblica di Salò. Il Vincere diventa così, sempre più, il dramma di Umberto, la storia della sua discesa agl’inferi, scandagliata con vertiginosa profondità psicologica. Al tempo stesso, questo palpitante romanzo, ricco di fermenti morali e civili, mantiene ovunque un respiro corale. Ad alimentarlo concorrono numerosi personaggi, alcuni memorabili: uomini e donne, giovani e anziani, che spesso non rinunciano -nemmeno nelle ore più tenebrose prima della Liberazione – a combattere il male con il bene, l’ingiustizia con l’abnegazione, l’odio con l’amore.