[Mauro Viero • 13.09.08] Poesia che può essere anche cantata come ballata sull’aria de «Il vecchio e il bambino» di Francesco Guccini, alla quale l'autore si è chiaramente ispirato. Il testo partecipa al Concorso solidal-umoristico-letterario nazionale «Léggere nel verde». La pia Vicenzina / giacea tra l’erbetta / Col moroso sospesa / a fatal paginetta. / Distesa sott’ombre / Con occhio giulivo / Scorreva parole / Come placido rivo...

LA PIA VICENZINA


Poesia che può essere anche cantata come ballata sull’aria de «Il vecchio e il bambino» di Francesco Guccini, alla quale l’autore si è chiaramente ispirato. Il testo partecipa al Concorso solidal-umoristico-letterario nazionale «Léggere nel verde». Trovi il bando qui.


LA PIA VICENZINA

La pia Vicenzina

giacea tra l’erbetta

Col moroso sospesa

a fatal paginetta

Distesa sott’ombre

Con occhio giulivo

Scorreva parole

Come placido rivo

Ristoro elargiva

Il cielo blu-flutti

Il sole splendeva

Sul prato di tutti

Quand’ecco dal fondo

Del Campo Marzìo

Appare un omone,

che paura mio Dio!

Fischietto alla bocca

Pistola in fondina,

già pronto è il blochetto

per la bella multina.

«Cos’ho fatto di male?»

invoca tremante,

«lei ha violato le leggi,

e norme altrettante»

«la norma è chiarissima,

la giacenza è vietata,

solo in piedi puoi stare,

e la sosta è salata!»

L’orizzonte ora muto,

interroga il vento:

«Qual è la ragione di

codesto evento?»

E il vento che pettina

le foglie dei tigli

racconta del fatto

tra mille bisbigli.

Leggeva distesa,

e il prato era verde,

il libro ora tace,

e la memoria si perde.

Mauro Viero