(Milano, 22.12.2003) – Lo studio commissionato da Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) dimostra che l´attività di raccolta differenziata, che impegna ormai quasi tutti i cittadini europei, consente anche un consistente taglio delle emissioni di anidride carbonica (CO2) nell´atmosfera. Lo studio, realizzato da Ambiente Italia, ha preso in esame dettagliatamente le attività connesse alla raccolta differenziata in aree diverse (da Torino a Brescia a Lecco) e ha valutato le emissioni di CO2 a seconda delle varie tipologie di raccolta (domiciliare, stradale, monomateriale, plurimateriale, ecc.). I consumi energetici variano da 2,9 a 21,4 litri di gasolio per tonnellata di materiali raccolti. A questi vanno sommati i consumi energetici (energia elettrica e in parte gasolio) dell´attività di selezione dei materiali e di pressatura del macero, che variano da un minimo di 45-47 MJ per tonnellata fino a 85 MJ. L´attività di raccolta differenziata comporta sì una certa quota di emissioni di gas serra; ma una quota marginale, tuttavia, rispetto alle emissioni di CO2 connesse al ciclo di produzione di carta e cartone, sostiene tale studio. In numeri, il saldo positivo del ciclo del recupero può essere valutato in 1,3 t di CO2eq per ogni tonnellata di macero riciclato.
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Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica
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