LE CHIACCHIERE NON SALVERANNO LA TERRA

La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutasi a Bali, in Indonesia, nel mese di dicembre 2007, con la partecipazione di più di 150 Paesi e migliaia di delegati, ha purtroppo portato a risultati insoddisfacenti. Questa Conferenza avrebbe dovuto permettere un chiaro passo avanti rispetto al Protocollo di Kyoto entrato in vigore nel 2005 con l’impegno di iniziare a ridurre l’effetto serra dovuto sopratutto alle emissioni di anidride carbonica per la combustione dei fossili (carbone, petrolio, gas) nei Paesi industrializzati. In realtà, anche se la Germania si è resa disponibile ad una riduzione entro il 2020 del 40% dei gas ad effetto serra, gli Stati Uniti ed in generale i Paesi Europei non hanno voluto prendere impegni precisi e si sono limitati a menzionare che il Gruppo Intergovernamentale sul Cambio Climatico (IPCC) delle Nazioni Unite raccomanda una riduzione entro il 2020 a livello mondiale tra il 25% e il 40% di questi gas pericolosi.

Questi segni di irresponsabilità sono molto gravi pensando alle possibili catastrofi che ci aspettano se si continua nella direzione attuale dei grandi consumi energetici utilizzando combustibili fossili, quando abbiamo a livello mondiale, ed in forma decentralizzata, una disponibilità di utilizzo corretto delle fonti energetiche rinnovabili e pulite (sole diretto, vento, acqua, biomassa) molto superiore alle necessità di ogni Paese.

Un’altra scelta sbagliata è quella dell’utilizzo dei combustibili nucleari estremamente pericolosi, a causa della vita lunghissima delle scorie radioattive (decine di migliaia di anni) e per la forte connessione tra nucleare civile e nucleare militare. Già oggi sono in continuo aumento gli squilibri atmosferici: si pensi all’aumento degli uragani, delle piogge torrenziali, ed in altri luoghi delle siccità in varie zone soprattutto del Sud del Mondo. Inoltre i risultati di seri studi scientifici a livello mondiale sono veramente allarmanti: per la fine del secolo si prevede una crescita notevole della temperatura media dell’atmosfera con la scomparsa di tutti i ghiacciai ed un innalzamento del livello dei mari di alcuni  metri,con un aumento grandissimo degli squilibri atmosferici ed ovviamente con la conseguente distruzione di enormi beni naturali, di città intere ai bordi del mare, ecc.

Nonostante queste brutte notizie e tutte le difficoltà che si presentano non dobbiamo scoraggiarci. Al contrario devono essere motivo di stimolo per impegnarci con ancora più forza in direzione di un Mondo che offra alle generazioni future non morte ma vita. Come possiamo agire? Innanzitutto non é sufficiente parlare a favore del rispetto della natura e dei popoli, ma è di fondamentale importanza essere coerenti nei nostri comportamenti con quanto si esprime a parole. Solo cosí si puó essere credibili. Quindi, per fare alcuni esempi, a livello famigliare sarebbe opportuno utilizzare senza sprechi l’acqua e l’energia elettrica, ricordarsi di separare sempre i rifiuti (carta, vetro, plastica, metallo, materiale organico) per il riciclaggio, essere parchi nel vestire, quando possibile servirsi per gli spostamenti dei mezzi pubblici, economizzando cosí quantitá di energia. Se si dispone di una casa, studiare la possibilitá di utilizzare pannelli fotovoltaici per la produzione di elettricitá e collettori solari per il riscaldamento dell’acqua, cose che in Germania si possono realizzare con una certa facilitá essendo vigente una legge che priorizza le fonti rinnovabili (EEG) con agevolazioni particolari. Non si deve dimenticare di passeggiare nei boschi, nei parchi, in riva ai fiumi, ai laghi, al mare, scoprendo con amore i segreti della natura vera amica e maestra di vita. Dobbiamo inoltre sensibilizzare le persone scrivendo articoli, parlando di questi problemi con gli amici, promuovendo incontri, coinvolgendo soprattutto i giovani che sono particolarmente ricettivi e sono la speranza di un futuro migliore. Dobbiamo naturalmente cercare di sensibilizzare sempre piú il mondo politico. Se ci impegnamo con coraggio sicuramente riusciremo ad essere sempre piú efficaci. Vorrei chiudere queste righe esprimendo la convinzione che, se si ha la volontá di prendere questo cammino, anche se gli ostacoli sono molti, si otterranno risultati concreti.

Enrico Turrini



Enrico Turrini
, fisico di origine trentina, gia componente del comitato scientifico dell’Università internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la Pace e presidente della Camera dei ricorsi di Fisica II dell’Ufficio europeo dei brevetti, Monaco di Baviera (Germania). E amico di GRILLOnews.