[Luca Salvi • 11.08.04] Dopo la convention democratica di Boston che ha candidato John Kerry alla presidenza degli USA, il segretario Fassino ha affermato sulle pagine dell'Unità che "arriva la speranza", "sta per venire un'altra America"...

LETTERE. SOGNANDO UN’ALTRA AMERICA

Dopo la convention democratica di Boston che ha candidato John Kerry alla presidenza degli USA, il segretario Fassino ha affermato sulle pagine dell’Unità che “arriva la speranza”, “sta per venire un’altra America”.

Può darsi e lo spero anch’io davvero. Ma attenzione ai facili entusiasmi, al mito del “sogno americano” (che spesso si è tradotto in un incubo per tanti altri popoli) per una serie di motivi:
1) Gli Stati Uniti da soli spendono in armi quanto il resto del pianeta e da 50 anni non fanno che fare o provocare guerre in giro per il mondo. Decidono loro chi sono i dittatori buoni e quelli cattivi, non sul criterio del rispetto dei diritti umani ma della convenienza.
2) Sono una società estremamente violenta, vedi la pena di morte e vedi il numero di armi circolanti e di traumi da arma da fuoco ogni anno, che si avvicina a  quello da incidenti stradali.
3) Sono una società profondamente divisa fra ricchi e poveri, non esiste un servizio sanitario nazionale come il nostro, ci sono 30 milioni di analfabeti, ecc. ecc.
4) Con la loro globalizzazione economica e i vari FMI, BM e OMC controllano il destino dei paesi poveri e la miseria di milioni di individui.
5) Non riconoscono il protocollo di Kyoto, il Tribunale Penale internazionale e tutte le istituzioni sovranazionali che frenano il loro strapotere. In sintesi ammazzano, inquinano e consumano alla faccia del resto del pianeta. Questo non è antiamericanismo, ma solo una legittima critica alle politiche dei governi americani.

Se c’è un’altra America, è il momento di uscire allo scoperto, si faccia sentire. Forza Kerry, tutti facciamo il tifo per lui, sarà sicuramente un presidente migliore di Bush, ma ci vuole ben poco. Se davvero Kerry vorrà passare alla storia come il nuovo Kennedy, dovrà cambiare parecchie cose nella politica americana del III° millennio, perchè tutti gli uomini hanno diritto alla felicità e non solo gli americani. Ricordiamocelo a sinistra, e ricordiamoglielo!!!

Luca Salvi
(Verona)