LIBRI. «AMICI VIRTU@LI» DI DAVID CONATI

[Amedeo Tosi – 01.04.2012] Gli ingredienti che rendono il romanzo di Conati moderno e intrigante ci sono tutti: grazie ad un video pubblicato in rete da uno sconosciuto, il giovane Marco, che ha appena traslocato con la sua famiglia, diventa subito popolare. E per i suoi nuovi compagni di scuola egli non è più «invisibile». Ma a volte è meglio essere popolari o essere invisibili?


amici_virtuali_200David Conati
AMICI VIRTU@LI
La realtà dei Social network, la realtà di tutti i giorni
Gruppo Editoriale Raffaello – anno 2012
176 pagg + fascicolo didattico – 8,30 euro
ISBN 978-88-472-1733-1
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É nelle libreria di tutta Italia «Amici Virtuali» l’ultimo libro dell’eclettico scrittore e compositore veronese David Conati. Un romanzo contemporaneo, per la precisione. Pensato e scritto per un target giovane, con tanto di fascicolo didattico allegato, per approfondire le tematiche e la comprensione del testo. E utilissimo per far propri i meccanismi e le dinamiche della comunicazione e dell’uso del computer attraverso analisi che potrebbero essere fatte proprio in classe.

Sono molti, infatti, gli spunti di riflessione su temi attuali rinvenibili nell’opera edita dalla «Raffaello», tanto che la sua lettura non potrebbe che giovare anche ad un pubblico over 18.

«Sul computer si dice di tutto e il contrario di tutto: è una macchina stupida, ma risolve un sacco di problemi. I bambini non devono star troppo al computer, ma a scuola bisogna assolutamente fare dei corsi per imparare a usarlo» sottolinea l’autore. «Del resto chi usa troppo il computer si isola, perde gli amici, si dice. Ma se non sai usare Internet sei fuori del mondo». Cosa rispondere, poi, a chi ripete che la realtà virtuale è pericolosa perché fa dimenticare la realtà reale, quando poi per essere informato, al giorno d’oggi, Internet ed e-mail sono indispensabili?

David ConatiGli ingredienti che rendono il romanzo di Conati moderno e intrigante ci sono tutti: grazie ad un video pubblicato in rete da uno sconosciuto, il giovane Marco, che ha appena traslocato con la sua famiglia, diventa subito popolare. E per i suoi nuovi compagni di scuola egli non è più «invisibile». Ma a volte è meglio essere popolari o essere invisibili? è la domanda che aleggia ovunque. O è meglio essere come Xorro -nickname utilizzato in Facebook che richiama evidentemente Zorro- che grazie alla sua identità segreta si sente un supereroe? E i supereroi, fino a quanto sono disposti a mettere a rischio la loro identità segreta per aiutare un vero amico in difficoltà?

La contrapposizione tra le relazioni sociali e quelle virtuali, che fa da filo conduttore, ci rigurda da vicino. Meglio pensarci su.

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