LIBRI. «ANIMA GRIGIA» DI MAURO TEDESCHI

«Anima grigia è un titolo inquietante, perché evoca l’intreccio degli avvenimenti del romanzo nel chiaroscuro, in un perenne conflitto nell’anima della città di Griza, in cui il grigio diventa a tratti plumbeo e i protagonisti, quelli riconoscibili e nominati, si muovono e si divincolano quasi sapendo che il loro destino è già segnato. Sono le forze occulte economico – finanziarie – religiose che dominano i destini della città e dei singoli protagonisti. Non vi sono tinte forti in Griza. Tutto è sfumato. Gli schieramenti politici sono nominati ma di fatto non esistono perché non hanno un’anima, un’idea, una politica…».

Sono queste righe, scritte da Ivan Zerbato (attuale Assessore ai Quartieri e alle Politiche per la Casa del Comune di Verona) ad accogliere il lettore di «Anima Grigia», «romanzo noir impegnato» scritto da Mauro Tedeschi.

E, lasciatemelo dire, nonostante la tinta evocata nel titolo non ispiri passione, bensì rassegnazione alla lettura delle solite duecento pagine, fin dalle prime righe una pennellata di curiosità stringe la mano ad un arcobaleno di interrogativi, che finiscono per decretare -nel giro di pochi minuti- la sorte del mio weekend: non era infatti previsto che dovessi rimanere incollato alla poltrona per svariate ore, a leggere un romanzo che di grigio ha solo il titolo.

Un libro avvincente, ambientato in una città inventata, «una città europea senza alcuna vocazione, dove i compromessi e le mezze verità sono il pane quotidiano», una città che potrebbe essere la mia città (ripeto: potrebbe essere la mia città).

Una città dei furbetti, Griza, dove ‘gioca’ con i dati truccati ed impera un comitato d’affari massonico, con «commistioni inafferrabili tra malavita, politica e affari» ed emergono «verità nascoste, ipocrisie e non solo». Il protagonista della storia è Angelo Jasmeno, un giornalista che «si ridesta da un torpore professionale durato anni grazie ad una inchiesta che lo costringe ad esplorare le viscere della città».

Un professionista come pochi, che cerca di scavare nelle cronache della quotidianità per far rinvenire una serie di fatti occultati da coloro che tenevano ben salde in mano le redini del potere, mass-media compresi. Un giornalista e un uomo solo, Jasmeno, con le sue debolezze, ma senza velleità di eroismo e non disponibile ad abbassare la testa, e che porta a riflettere sulla società delle apparenze, ingessata nel conformismo.

Scritto con stile tagliente e ironico, vien da chiedersi – come riportato nella prefazione- quale sia l’elemento dominante del libro di Tedeschi: «giallo o politica? Il dilemma si presenta continuamente. Saranno i lettori a giudicare. L’intreccio giallo può essere funzionale ad un ragionamento politico amaro dell’autore, perché la conclusione di ‘Anima Grigia’ anche se lascia aperta una speranza fondata sulla capacità di reazione di una parte della città, nasconde tutta la sua debolezza perché determinata dalla casualità (la presenza e il ruolo di Jasmeno) e non da un moto vero, teso al cambiamento, che raccolga ampi strati sociali. Ma questa è politica e sicuramente Mauro Tedeschi ha voluto mescolare gli ingredianti affinché ciascuno di noi arrivi ad una propria conclusione». (am.t.)

L’Autore

Mauro Tedeschi è un perito informatico che opera nell’ambiente della borsa e dei mercati finanziari. Una significativa esperienza nell’ambiente pubblicitario ed editoriale lo ha avvicinato ai meccanismi, anche perversi, dell’informazione. Già dirigente politico e sindacale, ha accumulato la malizia necessaria per rendersi indipendente e confezionare un noir impegnato come Anima Grigia.

ANIMA GRIGIA

di Mauro Tedeschi

192 pagine – 10 euro

Anno 2006 – Publika Editore Verona