PADOVA. BANCHE ARMATE, GIÙ LE MANI DALLA TESORERIA

Lunedì 10 luglio 2006 il Consiglio Comunale di Padova ha approvato lo schema di convenzione  per l’affidamento del servizio di Tesoreria Comunale per il periodo 1/1/2007- 31/12/2011. In questa delibera è stato inserito un emendamento per il quale «la mancanza di transazioni bancarie in materia di esportazioni-importazioni e transito di materiale di armamento o sistemi d’arma» sarà uno dei criteri di valutazione del Comune di Padova nella scelta della banca a cui affidare la Tesoreria.

L’Emendamento, proposto dalla consigliera del PRC Giuliana Beltrame, e appoggiato dai consiglieri della maggioranza Verlato, Cavazzana, Zampieri, Covi, Di Masi, e dalla consigliera dei Verdi   D’Agostino, è stato fatto proprio direttamente dal Sindaco Zanonato e inserito nello schema di convenzione. Anche Padova, come Pavia , Firenze, Palermo, è ora da annoverare fra le amministrazioni che hanno aderito alla Campagna  «Tesorerie Disarmate».

Il Nodo di Padova della Rete Lilliput, che già dalla primavera del 2004 aveva iniziato ad avviare contatti con l’amministrazione, ed in particolare con l’assessore Bicciato, per illustrare la Campagna ed ottenerne l’attuazione, non può che rallegrarsi per questa positiva conclusione. Una decisione politica chiara ed impegnata, che sposta l’impegno politico per la Pace dalle parole ai fatti, dagli interessi solo economici al mantenimento, anche negli affari, di etica e coerenza.

Ci auguriamo che chiaro sia il segnale dato alle banche e al mondo finanziario -in questo specifico caso alla San Paolo ­IMI, banca a cui è associata la Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo- per un cambiamento di rotta verso un investimento libero da strumenti di morte.

Per il nodo di PD ­ Rete Lilliput

Antonia Carone e Fiorella Novello