LIBRI. «GAETANO TRESTIN» DI GIANNI STORARI E LUIGI TRESTIN

[Amedeo Tosi – 01.11.2011] Un libro dedicato al monumento ai caduti di San Bonifacio inaugurato nel 1921 dall’amministrazione comunale socialista e fatto sparire nel ’38 da quella fascista. Uno studio storico-biografico che narra dello scultore sambonifacese Gaetano Trestin, della sua famiglia, dell’opera, della vita amministrativa, sociale, economica del paese dell’Est veronese, della guerra mondiale appena conclusa e della difficile ripresa, dei combattenti, reduci, prigionieri, disertori…


Gianni Storari
Luigi Trestin


GAETANO TRESTIN

«Amò Dio, la cultura e l’arte»

Anno: Novembre 2011 – 150 pagg.

Un libro dedicato al monumento ai caduti di San Bonifacio inaugurato nel 1921 dall’amministrazione comunale socialista e fatto sparire nel ’38 da quella fascista. Uno studio storico-biografico che narra dello scultore sambonifacese Gaetano Trestin, della sua famiglia, dell’opera, della vita amministrativa, sociale, economica del paese dell’Est veronese, della guerra mondiale appena conclusa e della difficile ripresa, dei combattenti, reduci, prigionieri, disertori…

«Finita la guerra, la prima mondiale, terribile e che lasciò profonde devastazioni nel territorio, nelle famiglie, nell’animo della gente» ricorda l’autore, Gianni Storari, «in quegli anni si sentiva il bisogno e soprattutto la volontà di ripartire, con spirito unitario, guardando avanti; i lutti passati andavano ricordati per non ricadere nei medesimi errori, senza rancore; le vittime dovevano essere onorate per il sacrificio che hanno offerto, senza spirito di vendetta. Vi era insomma la necessità di rivolgere lo sguardo al futuro». Così un paese, San Bonifacio (Vr), con l’impegno e la collaborazione di tutti, innalzò un monumento, «il più bello del Veneto» si disse. Per ricordare. L’opera venne ‘forgiata’ da un giovane artista del paese, Gaetano Trestin, anche lui combattente, ferito e prigioniero in terra nemica: chi meglio di lui poteva rendere l’anima, lo spirito di quel monumento?

«Sotto l’apparente concordia soffiava però un vento di rivincita: si rischiava di perdere ma si andava dicendo che era possibile stravincere; abbiamo ottenuto una Vittoria Insanguinata che venne però presentata come una Vittoria Mutilata; si ottenne un grande risultato col concorso di tutti ma alcuni attribuirono a se stessi, e solo a se stessi, il merito, bollando come fiacchi, codardi, opportunisti tutti gli altri». E il monumento, simbolo di tanta concordia momentanea, di tutti e per tutti, venne preso di mira, doveva sparire, per cancellare la memoria della gente, per derubare ogni singolo cittadino dei meriti di quella vittoria, i combattenti, i feriti, i caduti, le vedove, gli orfani. Con l’ipocrisia, con pretesti estranei, con le chiacchiere malevole della gente, con i pettegolezzi di chi sussurra all’orecchio fendenti mortali e poi ritirava la mano.

Nuovi lutti per il territorio, più profondi e terribili, per le famiglie, per l’animo della gente e per Gaetano Trestin, inconsapevole vittima del veleno che covava nel cuore dell’uomo. (am.t.)

GLI AUTORI

Gianni Storari (1946), sambonifacese, ha insegnato Italiano, Storia e Geografia nelle scuole medie e superiori ed è stato preside di scuola media. Studioso e ricercatore di storia locale con particolare attenzione per le tradizioni popolari e le vicende degli ultimi, dei marginali, la storia delle classi subalterne, è autore e coautore di molte pubblicazioni di carattere storico e biografico, tra le quali: «Gente in controluce» (1980), «Vento sulla pianura» (1987), «L’Altra faccia della medaglia» (2004), «Obiettivo Villabella» (2005), «Oltre i limiti, da un confine all’altro» (2007), «Il Cavallo bianco. Donne e uomini nella Resistenza a San Bonifacio, Monteforte, sulle colline e nella ‘bassa’ tra il Veronese e il Vicentino» (2007) e «Su quelle ruote correva lo sviluppo» (2008), «Sapore di pane» (2008), «Aufstehen! Alzarsi! Diario di guerra e di prigionia del soldato Armando Gandini, 1941-1945» (2010) e altri.

Luigi Trestin (1946) di San Pietro di Lavagno è un nipote di Gaetano. Coltiva da anni la passione per la fotografia e ha messo a disposizione dell’autore documenti e foto d’epoca, riprodotte nel libro.

Il libro è acquistabile al prezzo di 10,00 euro presso le librerie «Bonturi» e «Piramide» di San Bonifacio.