LIBRI. «RITORNO AL FUOCO» DI GARY SNYDER

[GRILLOnews • 20.10.08] Il premio Pulitzer Gary Snyder, cantore della «natura selvatica» e poeta ispiratore della beat generation, propone con «Ritorno al fuoco» una visione inedita dell’ecologia, un nuovo pensiero globale sulla natura. Un libro che non è un racconto ma pensieri, articoli, prefazioni a libri di altri autori. Apparentemente disorganico, apparentemente. La vita di Snyder è apparentemente disorganica: artista, poi boscaiolo, poi monaco zen, poi mentore dell’ecologia profonda, poi poeta vincitore del Pulizer, 4 mogli, tutto apparentemente disordinato, ma in realtà così armonico.

Gary Snyder

RITORNO AL FUOCO

Ecologia profonda per il nuovo millennio

Coniglio Editore, 2008

208 pagine, 13,50 euro

ISBN: 978-88-6063-146-6

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Il premio Pulitzer Gary Snyder, cantore della «natura selvatica» e poeta ispiratore della beat generation, propone con «Ritorno al fuoco» una visione inedita dell’ecologia, un nuovo pensiero globale sulla natura. Un libro che non è un racconto ma pensieri, articoli, prefazioni a libri di altri autori. Apparentemente disorganico, apparentemente. La vita di Snyder è apparentemente disorganica: artista, poi boscaiolo, poi monaco zen, poi mentore dell’ecologia profonda, poi poeta vincitore del Pulizer, 4 mogli, tutto apparentemente disordinato, ma in realtà così armonico. E «quando esce in Italia un libro di Gary Snyder si deve celebrare l’evento in modo appropriato» scrive l’editore. «Si deve accogliere il libro con l’attenzione che merita: toccarlo, rigirarlo tra le mani, soppesarlo, sfogliarlo, avvicinarsi con cura. Le letture di Snyder sono complesse, su diversi piani, hanno diverse angolazioni. Ha tante cose da insegnarci questo selvatico uomo barbuto che vive nei boschi della Sierra Nevada californiana».

Nel suo libro Snyder ci parla di tante cose, e forse alcune citazioni, carica di politica e di consapevolezza interiore, possono svelarne l’idea: «Molti dei nostri leader sostengono che la strada su cui siamo ora è quella giusta e che nessuno può fare meglio: politica, come al solito. É sempre lo stesso vecchio messaggio scientista, affarista e burocratico che snocciola la sua striminzita retorica di dati e di amministrazione. Oppure, ancora, quando si parla di “sostenibilità”, l’obiettivo è un limitato modello di ingegneria ecologica che possa garantire a una specifica risorsa di durare un po’ più a lungo (come l’erba, le acque o gli alberi), ma che purtroppo manca di quella visione che arrivi a comprendere la salute dell’intero pianeta. A fare la differenza sarebbe invece una posizione etica che riconosca il valore intrinseco della natura non umana e che coinvolga gli esseri umani in scelte morali e pratiche nei confronti del mondo naturale».

Ed ancora: «Considerate l’intero Creato come una goccia di rugiada, una bolla, una nuvola, un lampo» sono le parole che concludono il Sutra del diamante, ricordandoci l’irriducibile impermanenza del mondo. La sostenibilità non può essere qualcosa di permanente. Un commento ironico potrebbe essere: «La sostenibilità è impossibile fisicamente, ma è un gran bel sentimento». La ricerca della permanenza ci ha sempre portato fuori strada, sia che si tratti di castelli di pietra, di Grandi Muraglie, di Piramidi e Tombe dei Re (…) Dobbiamo vivere nel cambiamento, come un uccello vive sulle ali, e così facendo permettere anche a tutti gli altri esseri di vivere. Non la permanenza, ma il «vivere in armonia con la Via».

I nativi americani della West Coast provocano piccoli incendi pilotati per conservare intatto il rigoglio delle foreste. I saggi della raccolta ruotano intorno a questa immagine, metafora di un progresso armonico e non distruttivo, per offrire al lettore una risposta possibile e praticabile al bisogno di rinnovamento e purificazione, necessario all’emersione della nostra identità selvatica e alla nascita di un pensiero nuovo.

Sono scritti autobiografici e universali, perché il pensiero di Snyder nasce sempre dall’esperienza personale, dall’incontro con gli uomini e con la terra che abitano. Dal Giappone, dove entra in contatto con lo Zen, alle foreste della Sierra Nevada, l’autore costruisce un percorso di consapevolezza interiore e ci invita, nel rumore assordante della civiltà attuale, ad ascoltare la voce della natura, che è anche la nostra voce, la più profonda.


GARY snyderL’AUTORE

Gary Snyder, «poeta laureato del Selvatico», saggista e conferenziere, è autore di sedici opere in poesia e prosa. Precursore del bioregionalismo e dell’Ecologia Profonda, nel 1975 ha vinto il premio Pulitzer per la raccolta di poesie Turale Island. tra i numerosi riconoscimenti da lui ottenuti, il più recente è il prestigioso premio di poesia Ruth Lilly (2008). I suoi libri sono stati tradotti in numerose lingue, tra cui l’italiano. Dal 1970 vive alle pendici della Sierra Nevada californiana.