[di Nicola Furini • 09.10.03] I gruppi d’acquisto solidale (GAS) del padovano si organizzano in rete per promuovere le loro attività.

PADOVA. IL CONSUMO CRITICO SI METTE IN RETE

Sono ormai decine, sparsi in tutta Italia. E anche Padova annovera nel proprio territorio la presenza cospicua di numerosi GAS (gruppi di acquisto solidale). Si tratta di una realtà della dinamica sociale italiana  relativamente recente (i primi GAS in Italia sono nati nel 1994) ma piuttosto interessante, soprattutto per i risvolti etici che implica il loro approccio al mercato e all’economia più in generale.  La definizione di GAS ce la presta Andrea Saroldi, uno dei padri fondatori di questo “movimento” e autore di numerose pubblicazioni: “un gruppo di acquisto diventa solidale nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarietà come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarietà che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del sud del mondo e a coloro che – a causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze – subiscono le conseguenze inique dell’attuale modello di sviluppo.” 

I gruppi di acquisto sono collegati fra di loro in una rete nazionale che, attraverso un continuo scambio di informazioni, facilita l’elaborazione dei criteri per la scelta di prodotti e  produttori, fornisce un utile supporto di consulenza a chi ne fa richiesta, promuove la diffusione di questa esperienza tramite pubblicazioni, mailing list, siti internet.

 Ma i benefici delle maglie della rete abbracciano anche un ambito più circoscritto rispetto a quello nazionale, sul territorio di influenza locale. E proprio su questo punto si sono confrontati i GAS del padovano intervenuti durante il 1° incontro organizzato domenica 5 ottobre a Noventa Padovana.  Nei locali gentilmente messi a disposizione della storica bottega “Angoli di mondo”,  i GAS si sono dapprima presentati (una decina in tutto, anche se ne mancavano alcuni all’appello, a cui fanno riferimento almeno un centinaio di famiglie) e poi hanno affrontato una fitta agenda che li ha impegnati su questioni come: il ruolo della rete, gli strumenti di supporto, strategie di collaborazione e di crescita, la relazione con i fornitori, i possibili sviluppi della rete locale dei GAS, etc. 

La giornata di lavoro si è conclusa positivamente, con un generale apprezzamento per le proposte emerse che lasciano ben sperare per i possibili sviluppi futuri. La “neonata” rete sarà infatti impegnata nei prossimi tempi nella costituzione di tre gruppi di lavoro tematici (sensibilizzazione e promozione, logistica e relazioni con fornitori, informatica e strumenti di comunicazione) che si adopereranno per fornire consulenza e supporto concreto, nel rispettivo ambito di competenza, a tutti i gruppi già avviati o in costituzione.