[GRILLOnews • 19.09.02] Il terrorismo internazionale "costituisce una minaccia per la comunità internazionale" e per combatterlo "è necessario risolvere quelle scandalose situazioni di ingiustizia, di oppressione e di emarginazione che continuano ad opprimere innumerevoli membri della famiglia umana".

PAPA: PER COMBATTERE TERRORISMO È NECESSARIO RISOLVERE SCANDALOSE INGIUSTIZIE

Il terrorismo internazionale “costituisce una minaccia per la comunità internazionale” e per combatterlo “è necessario risolvere quelle scandalose situazioni di ingiustizia, di oppressione e di emarginazione che continuano ad opprimere innumerevoli membri della famiglia umana”. Questo in sostanza il senso del discorso rivolto da Giovanni Paolo II nella mattina di sabato 7 settembre, alla signora Kathryn Frances Colvin, nuovo ambasciatore di Gran Bretagna presso la Santa Sede. Tali ingiustizie, ha detto il Pontefice, se è vero che non possono “in alcun caso giustificare il terrorismo”, devono tuttavia essere tenute in conto dalla comunità internazionale perché inducono soprattutto i giovani verso la sfiducia e li rendono inclini all’odio e alla vendetta. Il Santo Padre, cogliendo l’occasione della presentazione delle Lettere Credenziali del nuovo ambasciatore, ha voluto sottolineare come il millennio appena iniziato presenti grandi sfide, tra le quali la più drammatica è stata sicuramente il tragico attacco dell’11 settembre scorso alle ‘Twin Towers’ e al Pentagono. “Sulla scia degli attacchi terroristici dell’11 settembre – ha commentato in proposito il Papa – la comunità internazionale ha riconosciuto la necessità urgente di combattere il fenomeno del terrorismo internazionale” è necessario però iniziare questa lotta risolvendo tutte le situazioni di scandalose ingiustizie che alimentano l’odio. “È stata proprio la preoccupazione per tali profonde questioni umane – ha aggiunto il Santo Padre – a spingermi a invitare i responsabili e i rappresentanti delle religioni del mondo a unirsi a me ad Assisi lo scorso gennaio per recare una testimonianza chiara e inequivocabile delle nostre convinzioni comuni sull’unità della famiglia umana”. Il Papa ha poi voluto riaffermare la dignità della vita umana, valore da difendere a fronte dei “tentativi di legittimare l’aborto, la produzione di embrioni umani per la ricerca e i processi di manipolazione genetica come la clonazione degli esseri umani”. “Né la vita umana né la persona umana – ha concluso – potranno mai essere trattate in maniera legittima come un oggetto da manipolare o come un prodotto da utilizzare”.