[GRILLOnews • 12.03.05] Riportiamo di seguito la “Lettera aperta alle istituzioni, alle comunità cristiane e alla società civile organizzata” scritta in occasione della Via Crucis Pordenone- Base Militare USAF di Aviano di domenica 13 marzo. E, di seguito, un appello ai vescovi, che vi invitiamo a sottoscrivere…

«SULLA VIA DELLA CROCE COMINCIAMO A TOGLIERE I CTP!»


Sulla via della Croce cominciamo col togliere i CPT!
Lettera aperta alle istituzioni, alle comunità cristiane e alla società civile organizzata

Noi, donne e uomini che credono nel Dio della Vita, oggi (13 marzo 2005, ndr) presenti alla Via Crucis Pordenone- Base Militare USAF di Aviano:camminiamo per pregare e riflettere sui crocefissi di oggi, le vittime, gli impoveriti in un mondo dove la logica militare si fa garanzia di sicurezza, sopraffazione e difesa degli interessi di pochi;

camminiamo sulla strada della croce per dire con forza che non vogliamo più vedere questa terra essere ferita da fili spinati e da muri;

camminiamo e denunciamo anche il nuovo e alto muro costruito in Friuli Venezia Giulia, a Gradisca d’Isonzo. Un muro nato per nascondere il Centro di Permanenza Temporanea (CPT) e l’incapacità di pensare politiche di accoglienza verso i crocefissi che giungono sulle nostre soglie.

Con occhi aperti e vigili camminiamo il cammino della nonviolenza:

ripudiamo ogni forma di violenza
: sia quella di chi si ostina a trattare gli immigrati come criminali, sia quella di chi protesta con la logica del muro contro muro;

rinnoviamo l’urgenza di reagire alla apertura del CPT a Gradisca d’Isonzo, coinvolgendo in questo tutte le persone, associazioni e istituzioni che credono in questa causa.

Ci chiediamo perché a Gradisca d’Isonzo si stia per aprire il CPT più grande del paese nonostante i cittadini abbiamo espresso, più volte e in più modi, parere contrario e chiedano invece investimenti di risorse in veri progetti di accoglienza per lo straniero. Ci chiediamo perché l’aspetto del CPT di Gradisca debba rimanere nascosto ai cittadini, ulteriore segno della violenza militare che prende possesso del nostro territorio.

Camminiamo ricordando il martire Mons. Romero che disse “Bisogna scegliere: a favore della vita o della morte. Non ci sono posizioni neutrali: o si serve la vita, o si diventa complici della morte di molti esseri umani; o si crede nel Dio della vita, oppure si usa il nome di Dio per metterci al servizio degli aguzzini di morte”.

Dalla nostra passione per la vita nascano nell’immediato futuro azioni ostinate contro questa ed altre forme che generano morte.

Commissione Giustizia e Pace
dei Missionari Comboniani in Italia
www.giovaniemissione.it
www.peacelink.it
www.unimondo.org

Primi firmatari:
p. Alberto Pelucchi (provinciale dei Missionari Comboniani),  p. Giacomo Palagi (viceprovinciale), p. Alex Zanotelli, don Albino Bizzotto, Beati i Costruttori di Pace, don Pierluigi Di Piazza (Centro Accoglienza Ernesto Balducci), don Giacomo Tolot, don Alessandro Santoro (Comunità di Base Le Piagge  FI), p. Dàrio Bossi e fr. Claudio Parotti (Giovani Impegno Missionario), p. Franco Nascimbene, p. Giorgio Poletti, p. Claudio Gasbarro.


CTP. Appello dei sacerdoti ai vescovi, ai cittadini e alle istituzioni  

[12.03.05] Sottoscrivono Alex Zanotelli e altri religiosi, ma anche cittadini e parlamentari.

In poche settimane sono diventate 38 le organizzazioni, cattoliche e laiche che hanno sottoscritto l’Appello ai Vescovi (che puoi leggere su questo sito: www.peacelink.org/letteravescovi), tra cui intere parrocchie come quella di Santa Maria del Piano e siti internet come Peace Link, Italia Cattolica.it, ma anche il Comitato italiano immigrati, la Federazione nazionale della stampa italiana, l’Anpi (Associazioni nazionale partigiani italiani) di Milano, intere sezioni della sinistra giovanile come quella di Busto Arsizio, comunità evangeliche (Oikia, Comunità di vita nel Vangelo) e oltre 250  persone tra cui altri religiosi come padre Alex Zanotelli, don Carmine Miccoli (Pax Christi), suor Rosalba Facecchia (Asg), padre Dario Bossi, don Aldo Antonelli, don Mauro Milani, suor Maria Laura Maltese.

Hanno sottoscritto l’Appello anche numerosi parlamentari come il ds Alfiero Grandi, Mauro Bulgarelli (Verdi), Giovanni Russo Spena  e Giuliano Pisapia (Rifondazione), Paolo Cento (Verdi), Maura Cossutta (Comunisti italiani).

Non mancano rappresentanti della cultura come i poeti Marisa Zoni e Gianni D’Elia (che hanno trascritto alcuni loro testi sull’immigrazione e i Cpt), giornalisti e registi ad aver sottoscritto l’appello dei sacerdoti contro “le disumane politiche sull’immigrazione”, i “Centri di permanenza temporanea”, “la drammatica e inquietante contro-testimonianza del  Regina pacis di Lecce” (su cui è scattata nei giorni scorsi la terza inchiesta della magistratura leccese a carico di don Lodeserto, questa volta per sequestro di persona, violenze, minaccia per costringere a commettere reato e calunnia) e la censura del ministro Pisanu all’informazione che nega da oltre due anni l’ingresso ai giornalisti nei Cpt.

Leggi l’appello e aderisci ad esso visitando il sito di Peace Link, alla pagina  www.peacelink.org/letteravescovi