IL VENETO DEL 2100 INVASO DALL’ADRIATICO

[Michele Fullin – 23.05.2019] Nel 2100 Padova, Rovigo, Montegrotto e Treviso potrebbero diventare amene località di mare affacciate sull’Adriatico. Il resto della costa veneta e friulana in questo scenario finirà sott’acqua eccetto probabilmente Venezia, per la quale si troverà qualche modo per preservarla, magari cingendola di dighe (questa volta non mobili) come le mura di una cittadella medievale. Non è una volonterosa ragazzina come Greta a lanciare questa volta l’allarme, ma l’ultima ricerca sul clima, pubblicata in primavera 2019 da un team di scienziati anglo-americani che fa discutere il mondo accademico e non solo.

La ricerca, firmata da Jonathan L. Bamber, Michael Oppenheimer, Robert E. Kopp, Willy P. Aspinall e Roger M. Cooke delle Università di Bristol, Princeton, Washington e Delft ha coinvolto altri 22 esperti ed è stata rilanciata anche da Euronews.

L’immagine utilizzata per rendere comprensibile ai più il fenomeno previsto è una cartina dell’alto Adriatico con tutta la costa sommersa, dal delta del Po fino a Monfalcone, perché Venezia “fa notizia” sempre, nonostante sia abitata solo da 53 mila residenti.

Il Bangladesh, che di abitanti ne ha 165 milioni, finirebbe sott’acqua e, pur facendo meno notizia di Venezia, provocherebbe un esodo biblico dalle conseguenze poco prevedibili, viste le tensioni nell’Asia sud-orientale.

LE PREVISIONI

Si fanno previsioni al 2100 e al 2300. Viene posto l’accento in modo forte sull’indeterminatezza delle previsioni e sull’impossibilità di comprendere per intero le dinamiche delle masse di ghiaccio e di acqua provocate da un rialzo delle temperature che pare assodato nel lungo periodo.

Pur precisando che esiste ancora un ampio margine di errore, le conclusioni del 2018 segnalano livelli quasi doppi rispetto alla ricerca pubblicata nel 2017 dal Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (Ipcc), che davano un rialzo del livello medio del mare tra i 90 e i 140 centimetri nel 2100.

«Troviamo plausibile – è la conclusione dei ricercatori – che il rialzo del livello del mare potrebbe superare i due metri nello scenario peggiore, che si avvererebbe nel caso in cui non si decidesse di intervenire sulle attività umane. Questo significherebbe la perdita di un milione 790mila Km quadrati (metà dell’estensione dell’India) comprese molte regioni fondamentali per la produzione di cibo e la migrazione forzata di almeno 187 milioni di persone».

[fonte: il Gazzettino]