[di Gianmaria Ragnolo • 19.09.02] L’Outback australiano è un’esperienza importante per chi viaggia in Australia. Copre circa il 90% di tutta la superficie del Paese e lo si può facilmente descrivere in una parola: il Nulla.

VIAGGIO NEL CUORE DEL MONDO/5 – OUTBACK

5. OUTBACK

L’Outback australiano è un’esperienza importante per chi viaggia in Australia. Copre circa il 90% di tutta la superficie del Paese e lo si può facilmente descrivere in una parola: il Nulla. Dico Nulla perché non c’è niente di particolarmente tangibile da vedere o toccare, solo migliaia e migliaia di chilometri di sabbia, ciuffi d’erba, arbusti. In passato fu terra di esploratori e spedizioni, ambiente inospitale e pericolosamente arido, ma comunque estremamente importante e vitale per le popolazioni aborigene che, racchiuse in comunità e riserve, qui ancora vivono.
Un viaggio attraverso questo Nulla è un vero e proprio viaggio nell’ignoto; ogni orizzonte che osservo propone lo stesso paesaggio desertico. Bisogna fermarsi e guardarsi attorno, consultare le mappe e fidarsi di cartelli stradali che puntano verso destinazioni mai sentite. Il colore rosso della terra ricorda quello del sangue vivo che scorre solcato da  pochissime arterie asfaltate; il resto sono per lo più tracce e percorsi sterrati.Quando spengo il motore della macchina mi soffermo ad ascoltare il rumore del vento che di per sé mi da l’idea di profondo silenzio. Mi sento libero, a braccia aperte cerco di raccogliere a me più spazio che posso, ho voglia di sentire tutto questo mio.
La strada corre diritta, non una curva. In lontananza noto come il suo corso sia modellato sui dossi spogli in un instancabile moto di salita e discesa: ai lati l’orizzonte è in-definito. Non scorgo case, persone o mezzi. E’ un’interminabile distesa di spazi che nella mia immaginazione non hanno confini.Vedo qualche cespuglio, l’erba cresce a ciuffi sparsi. In lontananza un canguro balza frettoloso. Se ne vedono molti nell’Outback, specialmente all’alba ed al tramonto. Tantissimi vengono uccisi dalle macchine durante le ore notturne: ai lati delle strade noto quantità incredibili dei (loro) corpi senza vita.
Mi trovo ora in rotta per il Western Australia, l’Ovest del mito, lo stato più grande dell’intero continente. Per gli australiani dell’Est è uno stato lontano, remoto e poco abitato, quasi un altro mondo. Dopo tutto fu l’ultima parte del continente ad essere colonizzata. Sono contento di essere qui ora, non avevo mai immaginato di trovarmi in rotta verso il mito. So che ciò che mi attende sarà un viaggio lungo ma sono pronto ad accogliere la sfida. Ed è proprio la sfida che in questo continente mi permette di viaggiare senza limiti e senza confini. / CONTINUA


I RACCONTI di Gianmaria Ragnolo. Nato a Soave nel maggio del 1979, in provincia di Verona, dopo aver conseguito la maturità classica, ha vissuto ed iniziato gli studi universitari a Firenze. Nel 2000 ha lasciato l’Italia per lavorare e vivere nel Regno Unito. Il giovane, nell’agosto del 2001 è partito per il suo primo viaggio in Australia e Nuova Zelanda dove ha lavorato in fattorie organiche e conosciuto più a fondo le culture indigene dei due Paesi. Ha iniziato da alcuni mesi la sua seconda avventura australiana, cercando sempre nuove esperienze di viaggio, evitando tutto ciò che è convenzionale e descrivendo ciò che vive e vede con curiosità ed acutezza.