VICENZA. LA MULTA AL LETTORE SDRAIATO SULL’ERBA DEL PARCO ISPIRA UN CONCORSO UMORISTICO-LETTERARIO


Vicenza e una multa che passerà alla storia. Sono questi gli ingredienti del grottesco fatto di cronaca in ‘salsa creativa’ – come le famose ordinanze auspicate dal Ministro dell’Interno Maroni – che da una settimana tiene banco sui giornali e tra la gente del capoluogo berico. Non chiacchiere, ma fatti.


«STAVO LEGGENDO E…»



Verso le 17,30 di lunedì 11 agosto 2008 Rodrigo se ne stava tranquillamente sdraiato nell’immenso parco di Campo Marzo di Vicenza con la fidanzata Francesca. Rodrigo e Francesca erano entrambi intenti a leggere un libro. Nasce così, in questo contesto di completo relax, immerso nel verde e nel sole, una vicenda che ha fatto il giro d’Italia, e non solo. Ed è destinata a non rimanere unica nel suo genere, dato il clima che si respira in Italia negli ultimi mesi, dove la logica della costruzione della paura e del capro espiatorio viene prodotta a livello industriale dalla destra al governo.

Rodrigo scrive: «Stimati amici, il mio nome è Rodrigo Piccoli, ho 33 anni, sono nato in Argentina ma abito da 17 anni a Lonigo in provincia di Vicenza. Ieri mi è capitata una storia che ha dell’incredibile ve la racconto. Io e la mia ragazza Francesca eravamo sdraiati nel parco di Campo Marzo (a Vicenza, ndr) ognuno con il proprio libro in mano e a questo punto abbiamo ricevuto una visita della Polizia Locale del Comune di Vicenza.

La Polizia, dopo averci redarguito per il fatto che non si poteva «bivaccare» lì, mi ha multato per «essere sdraiato sul manto erboso intento a leggere un libro»! Aggiungo che in tutto il Campo Marzo non c’era alcuna indicazione che informasse sulle disposizioni comunali, non c’era alcun cartello che proibisse lo sdraiarsi sull’erba… e non c’era alcuna indicazione che proibisse la lettura.

Inoltre io abito a Lonigo (a circa 20 Km da Vicenza) e non posso conoscere tutte le ordinanze dei vari comuni limitrofi. Come facevo a sapere che non si poteva essere sdraiati a leggere? L’ordinanza – sembra – è stata concepita e realizzata per preservare la sicurezza dei cittadini vicentini nei confronti di extra-comunitari che sostano nel parco. A mio parere si sacrifica uno spazio pubblico (e si limitano le libertà individuali) in cambio di una cartolina bella e pulita di Vicenza. È con questi metodi, secondo voi, che si fanno passi avanti nella costruzione dell’integrazione e di una comune convivenza tra cittadini? E poi, può diventare reato stare sull’erba a leggere un libro? Nel frattempo ho scritto alla trasmissione di Rai3 Fahrenheit e ho chiesto una audizione con il Sindaco. Voi cosa ne pensate? Un saluto da Rodrigo Piccoli».


«…SONO STATO MULTATO»

Mi sono fatto inviare copia della multa, per verificare di persona l’incredibile fatto raccontato. Ed in effetti il giovane è stato multato (50,00 euro) dai due vigili proprio perché «all’interno dell’area verde di Campo Marzo era sdraiato sul manto erboso intento a leggere un libro». Inoltre nella contravvenzione si legge la dichiarazione degli agenti scritta in stampatello: «La Polizia: non sapete che è proibito bivaccare qui. Voi da dove siete.».

L’ORDINANZA ORDINA ORDINE

Ad accendere il cerino è stata l’applicazione della disposizione comunale citata nella multa: «Ordinanza sindacale n. 32369 del 08.11.2002»; ordinanza firmata dall’allora vicesindaco Valerio Sorrentino (AN), oggi consigliere comunale del Popolo della libertà, che si difende lanciando un sasso pesante come un macigno: «Stupisce e ci rende increduli che gli agenti della polizia locale si siano accaniti contro un povero lettore. A volte, a pensar male, verrebbe il dubbio che gli stessi agenti siano finiti vittime di una specie di messa in scena». E qui, gentili lettori, si finisce per superare perfino l’immaginazione satirica di Michele Serra.

LA CITTÁ DEI “CAPOLAVORI”

L’ordinanza è indubbiamente uno dei tanti “capolavori” della precedente amministrazione comunale di centrodestra, pensata per «mitigare», a detta di Sorrentino, «il bivacco di sbandati, clandestini, spacciatori di droga e teppistelli vari»: la solita frase fatta, che fotografa e mette alla gogna persone economicamente povere e per vari motivi in seria difficoltà esistenziale con la delinquenza comune. Insomma: è meglio che vi spostiate tutti un po’ più in là…

«Ribadiamo che noi non sapevamo dell’esistenza di questa ordinanza e il fatto che il consigliere metta in dubbio la nostra buona fede evocando un fantomatico complotto ci lascia ancora più increduli e francamente ciò è un pò irritante» sottolineano Rodrigo e Francesca.

TAM TAM

Ma restiamo ai fatti: Rodrigo, incredulo dell'”accoglienza” riservatagli dagli agenti, non si è perso d’animo ed ha iniziato a raccontare ad una stretta cerchia di amici quanto gli era accaduto. Con il passare delle ore il tam tam si è trasformato in un torrente in piena, riuscendo a bucare l’etere grazie alla trasmissione radiofonica culturale «Fahrenheit» di Rai Radio3: un caso nazionale. Arrivando ad investire anche gli attuali amministratori (di centrosinistra), in carica da due mesi e quindi non responsabili dell’accaduto. I quali, fin da subito, hanno ribadito, attraverso un comunicato presente nel sito comunale, la « volontà di revisionare il provvedimento proprio per eliminare il divieto di stendersi sull’erba, cosa che peraltro e tranquillamente avviene in tutti i più bei parchi del mondo».

L’attuale assessore alla cultura, Matteo Quero, ha inoltre anticipato che prossimamente verranno proposte anche delle iniziative culturali, con protagonisti i libri, per rivitalizzare i bellissimi parchi cittadini.

Inoltre l’assessore comunale alla Polizia Locale, Antonio Dalla Pozza, ha dichiarato che verrà riformulata l’ordinanza, conservando i paragrafi in cui appaiono i divieti di lordare, danneggiare, arrecare disturbo. Mentre dovrebbero invece sparire le righe in cui si fa divieto di sdraiarsi sulle panchine e sul manto erboso di Campo Marzo e giardini Salvi. L’assessore inoltre «intende restituire in buoni libri i 50 euro di multa comminata a Piccoli».

UN CONCORSO UMORISTICO-LETTERARIO

Ma non è finita: la vicenda ha coinvolto e scosso non solo le autorità politiche e molti cittadini ma anche diversi esponenti della cultura. E a breve verrà lanciato un concorso solidal-umoristico-letterario nazionale ispirato alla vicenda di Rodrigo e Francesca. GRILLOnews si è reso disponibile a promuovere il bando di concorso e pubblicare gli elaborati. Dunque: a presto!

Amedeo Tosi