[Uomini in cammino • 11.07.01] Breve presentazione e cronistoria del "Gruppo Uomini" di Pinerolo

PINEROLO: UOMINI IN CAMMINO

Il Gruppo Uomini (GU) nasce nel mese di aprile del ‘93, dall’incontro di tre “filoni di motivazioni” all’interno della comunità di base (cdb) di Pinerolo: anche per cogliere l’invito alla conversione che ci viene dalle donne, non possiamo più tacere di fronte al maschilismo imperante nella chiesa (aborto, stupro, sessualità…); è un terreno ecumenico dove possiamo creare ponti e contatti; il modello di donna a cui siamo abituati è pensato dai e funzionale ai maschi: dobbiamo riscoprire il modello-Gesù, il suo modo di rapportarsi con le donne; il genere maschile è responsabile della violenza-oppressione verso le donne: è ora che l’autocoscienza individuale diventi collettiva, perchè la colpa-responsabilità è collettiva. Abbiamo scelto da subito una sede “laica” (quella dell’ARCI), per evitare possibili steccati, e una cadenza (mensile) compatibile con tutti gli altri impegni. 49 uomini sono già “passati” nel gruppo, ma la partecipazione media attuale (maggio 98) è di 12-15, abbastanza stabile da qualche mese. Dopo alcuni incontri su temi biblici (“la Bibbia è stata scritta da uomini” e “cosa sappiamo dell’uomo-Gesù di Nazareth”) e dopo aver tentato invano la lettura collettiva di libri, il GU ha chiesto aiuto alle donne della cdb in un incontro (26.5.94) abbastanza problematico. Intanto veniamo contattati da un gruppo di giovani che si riunisce presso la chiesa valdese di Pinerolo sul tema della sessualità e nasce l’idea di un campo-uomini ad Agape (Centro Ecumenico di Prali). Si svolge il 19 e 20.11.94 ed ha come temi “Il disagio maschile, i nostri disagi” e “La comunicazione fra uomini”: si incontrano tre gruppi di uomini, il nostro e due di omosessuali. E’ stato difficile e non ha avuto seguito. Il GU ha intanto avviato un percorso di riflessione su “I sentimenti e le emozioni negli uomini”: i sentimenti, le paure, la paura del conflitto. Ci siamo fatti aiutare da due donne, psicologhe dell’associazione Nexus di Pinerolo. Abbiamo imparato, a partire da noi, a parlare di noi: è stato molto bello. 23.4.95 – secondo incontro con le donne della cdb su “Sentimenti ed emozioni” (16 donne e 14 uomini).Il GU sta “prendendo gusto” alla comunicazione tra uomini e così il programma per i mesi successivi diventa “raccontiamoci le nostre vite”: infanzia, adolescenza, giovinezza, adultità… 29.3.96 – il GU invita uomini e donne ad un incontro pubblico sul tema: “Come un sultano mi ha allevato mia madre?”. Presenti circa 60 persone, di cui 22 uomini: ci siamo confrontati/e sul ruolo delle donne nella nostra formazione. Abbiamo anche tentato di diventare, come gruppo, luogo di iniziativa per l’obiezione fiscale alle spese militari e per la difesa nonviolenta, per combattere la cultura di morte che domina nel mondo governato dagli uomini; ma non ha funzionato: resta un impegno individuale. Dicembre ‘96 – nasce “Uomini in cammino”, quattro pagine, veicolate dal Foglio della cdb, che si propongono di dare visibilità agli uomini che si mettono in cammino per uscire dal patriarcato: fa bene vedere e sapere di non essere soli. Il racconto delle nostre vite è poi proseguito (da aprile ‘97) concentrandosi sui nostri padri e sui figli, per chi ne ha, e si è concluso con l’incontro pubblico organizzato il 27.2.98 sul tema “Noi, i nostri padri, i nostri figli: relazioni al maschile”. Presenti 47 persone: 23 donne e 24 uomini. Uno dopo l’altro, gli uomini del GU hanno introdotto, raccontando un aspetto problematico della loro personale esperienza. Il dibattito è stato ampio e arricchito dalla partecipazione di 3 donne del Centro Studi Pensiero Femminile di Torino. 12.3.98 – Dopo cinque anni di vita il GU si incontra, su propria richiesta, con la cdb di Pinerolo. Presenti 34 persone (18 uomini e 16 donne), si discute l’esperienza del GU e l’utilità di Uomini in Cammino  e vengono avanzate alcune proposte di temi per il lavoro del GU stesso. Due argomenti soprattutto animano la serata (34 interventi complessivi fatti da 9 donne e 9 uomini!): il confronto, anche acceso, tra uomini in cammino e donne che da tempo camminano; e la proposta di affrontare la sessualità maschile e la prostituzione. In questo periodo il GU riceve parecchi inviti (da riviste, reti TV, associazioni femminili…), perchè sembra essere un’esperienza pressochè unica in Italia. Uomini in Cammino  viene inviato mensilmente a circa 300 indirizzi, tra cui a più di 20 riviste, giornali e associazioni. La rete si va gradualmente tessendo. 27.3.98 – Dopo gli incontri del 27.2 e del 12.3, 8 nuovi uomini si inseriscono nel GU, che intanto ha modificato le modalità delle riunioni: non più il giovedi sera dalle 21 alle 23, ma il venerdi dalle 17,30 alle 19,30, proseguendo con la pizza insieme e liberando così la serata per altri eventuali impegni. 24.4.98 – Il GU sceglie, tra alcune proposte, l’itinerario per il prossimo futuro: partendo da un confronto sull’esperienza personale della felicità, esploreremo la sessualità maschile e le sue possibili alienazioni, tra cui la prostituzione. Nello stesso incontro decidiamo di aderire alla proposta di entrare, via Internet, in una rete telematica europea che si propone di collegare gruppi e singoli uomini “profeminist”. Il primo atto consisterà nel mettere in rete questa breve cronistoria, tradotta in francese. 17.5.98 – Tre uomini del GU partecipano ad un incontro di riflessione sul tema “Gli uomini dopo il femminismo”, organizzato dalla cdb di Torino e dalla Fraternità Emmaus di Albugnano. Introduce Daniele Barbieri, giornalista e collaboratore di Alfazeta. Settembre 98 – Il Gu partecipa, con cartelloni e materiali informativi, alla Festa Giovani di Pinerolo. Il successo non è travolgente… 9.10.98 – Incontriamo le mamme del gruppo-merenda (catechesi a bambini e bambine della cdb) che propongono al GU di coinvolgersi nella loro attività: la maggior parte sono bambini e non hanno figure maschili di riferimento, per l’assenza dei padri. Le donne vorrebbero offrire loro modelli maschili di collaborazione e di relazione positiva con le donne. Il GU accoglie la proposta e alcuni uomini parteciperanno, a rotazione, al gruppo-merenda per tutto l’anno. 7.11.98 – Due del GU vanno a Modena per partecipare al convegno sulla prostituzione “Donne ch’avete intelletto d’amore”. 18.11.98 – Per la sua tesi di laurea sulle “nuove identità maschili” un ragazzo di Torino comincia a frequentare il GU, che gli offre tutta la collaborazione possibile. 6-8.12.98 – A Vico Equense (NA) si tiene il 13° seminario nazionale delle Comunità di Base (CdB) sul tema “Alle radici del potere: percorsi di donne e di uomini nelle comunità”. Tre di noi svolgono una parte dell’introduzione, descrivendo le motivazioni, le parole-chiave, le esperienze personali e i cambiamenti sollecitati, nella propria vita individuale e sociale, dalla riflessione collettiva nel GU. Curiamo anche una “preghiera degli uomini” durante l’Eucaristia, che susciterà reazioni di dissenso da parte di alcuni uomini. Il dibattito prosegue a distanza per via epistolare. Gennaio 99 – Riprendiamo la riflessione del gruppo sulla nostra sessualità.  In questo periodo il GU conta fino a 27 uomini variamente assidui; 61 sono gli uomini che hanno finora partecipato almeno ad un incontro del GU. Febbraio-marzo 99 – Partecipiamo a Boves (CN) e a Candiolo (TO) a dibattiti pubblici sulla prostituzione e interveniamo parlando anche del GU e degli uomini che sono in cammino. La tiratura di Uomini in Cammino  sale a 470 copie. Aprile-maggio 99 – Manifestiamo pubblicamente “il nostro NO incondizionato a ogni guerra, quella di Milosevic contro gli e le albanesi del Kosovo e quella della NATO contro Milosevic e la popolazione della Serbia”. La nostra riflessione si incentra in particolare sul fatto che “la guerra é un modo maschile di affrontare i conflitti”. Ogni sabato pomeriggio partecipiamo alla manifestazione silenziosa delle ‘Donne in nero’, portando una fascia nera al braccio e cartelli che documentano le nostre riflessioni. 15-16.5.99 – Incontro nazionale di uomini a Pinerolo: 12 del GU e 7 provenienti da diverse città d’Italia. Conoscenza reciproca e scambio di idee e proposte per continuare: questi i due filoni principali dell’incontro, che prosegue per via epistolare. Quando e dove non sappiamo ancora, ma ci ritroveremo in un prossimo incontro “allargato”, con la partecipazione di altri uomini che riceveranno, in qualsiasi forma, questo invito. 3.6.99 – Concludiamo una vivace discussione sulla vita interna del GU: organizzazione, contenuti, prese pubbliche di posizione, Uomini in Cammino… Schiettezza e amicizia aiutano i chiarimenti e il confronto tra punti di vista diversi. Decidiamo di continuare con le modalità attuali. Agosto 99 – Uomini in Cammino esce con la traduzione in italiano del Bollettino n° 1 della Rete Europea “Men Profeminist”. Settembre 99 – E’ un periodo ricco di contatti e di inviti, grazie ad alcuni articoli su Il Manifesto e La Stampa e a due interviste telefoniche ad una radio e a una rivista. Ogni volta arrivano telefonate, lettere, e.mail da uomini interessati o semplicemente curiosi. E’ un fatto che ci aiuta a riflettere sull’importanza di “resistere e seminare”. 21.10.99 – Nel GU cominciamo a parlare e raccontarci della nostra sessualità adulta, cominciando dalle “maschere” che i maschi indossano praticamente in ogni situazione, non solo nell’approccio amoroso. 23.10.99 – Partecipiamo in 2 ad un convegno a Torino sulla violenza contro le donne, organizzato dall’UDI. Sono presenti 11 uomini. 9.11.99 – Primo seminario alla Bottega del Possibile di Torre Pellice sul tema “Il lavoro di cura: lavoro da donne?”. Il progetto prevede di farne il primo momento di un percorso che cercheremo di sviluppare nei prossimi anni. Partecipano 4 uomini. 27.11.99 – In 4 andiamo ad Aosta per incontrare le donne della Consulta Regionale Femminile, che vogliono conoscere la nostra esperienza e che, per l’occasione, ci organizzano un incontro con uomini della Vallée: saranno 8. 20.12.99 – Torniamo ad Aosta, in 3, per un dibattito pubblico sul tema “La rivoluzione di genere”, organizzato da Gianni Bertone, con la partecipazione di Lidia Menapace. 24.1.00 – Vengono a trovarci 4 dei 5 uomini che hanno dato vita da un anno e mezzo ad un GU a Torino. La loro è un’esperienza originale, nata nell’ambito dei campi “omo” che si svolgono ogni anno ad Agape: per ora non intendono accogliere altri uomini nel gruppo. E’ un momento di conoscenza, ma anche di progettazione dei prossimi incontri nazionali.  18.2.00 – Riceviamo l’invito a partecipare ad un seminario/laboratorio, presso il Ministero per le Pari Opportunità, “che affronti le tematiche relative ai mutamenti delle relazioni tra generi e generazioni”. L’invito e i “nomi” sono allettanti, ma nessuno di noi ha la possibilità di coinvolgersi. 19.3.00 – Da Marco Deriu di Parma riceviamo la proposta di partecipare alla redazione di un “libro collettivo che racconti gli uomini dopo il femminismo”. L’editore Rosemberg & Sellier è disponibile… così con Marco, Stefano Ciccone e Claudio Vedovati di Roma e Sandro Bellassai di Bologna decidiamo di “aprire il cantiere”. Marzo – aprile 2000 – Il GU è impegnato su due fronti: la preparazione del 2° incontro nazionale uomini e un dibattito vivace e coinvolgente su alcune difficoltà di relazione all’interno del gruppo. E’, questo, un argomento che si presenta periodicamente: cerchiamo di aiutarci all’ascolto reciproco e al confronto rispettoso e accogliente tra posizioni anche molto differenti. Non sempre è facile, ma il desiderio di proseguire il cammino insieme è più forte. 12.5.00 – Alcune associazioni femminili (e non solo) di Torino stanno elaborando un progetto “Dafne” (che la Comunità Europea potrebbe finanziare) per la prevenzione della violenza contro le donne e ci propongono di collaborare. Il progetto non verrà accolto  dalla CE, ma l’idea è feconda e comincia a mettere radici. 20.5.00 – Franco Calvetti, del nostro GU, ci chiede di collaborare alla presentazione pubblica di una sua raccolta di poesie, facendo i lettori. Si rivela un’iniziativa emozionante. 27.5.00 – Incontro a Bologna, presso il Centro Documentazione Donne, organizzato dalle Donne in Nero: è presente un neurobiologo che tiene corsi sulla pace in una università australiana. Il confronto è a largo raggio e molto coinvolgente. Ancora una volta sono le donne a prendere l’iniziativa. Intanto proseguiamo, negli incontri quindicinali del GU, a raccontarci esperienze e riflessioni circa la nostra sessualità adulta. Questo lavoro collettivo di autocoscienza è il vero collante del gruppo. Le iniziative “esterne” (incontri, convegni, articoli…) a volte sembrano disturbare, anche se (non tutti) condividiamo la convinzione che sia importante ed utile anche la dimensione pubblica del nostro cammino. Resta non sempre facile mediare, specialmente quando molti inviti ci arrivano nello stesso periodo. 29.9 – 1.10.00 – Secondo incontro nazionale uomini al Castagneto (Villar Pellice – To). Partecipano 30 uomini provenienti dalle regioni del centro-nord. Il tema scelto è “Identità e differenza, tra tradizione e sperimentazione”: si rivela travolgente la voglia di parlare. Su Uomini in Cammino di dicembre sono pubblicate le sintesi delle riflessioni sviluppate nei 4 piccoli gruppi. Il tema del “desiderio” e dello “sguardo” maschili sarà centrale nei mesi sucessivi, in cui continueremo a raccontarci i nostri vissuti d’amore e di sesso. 9.11.00 – Secondo seminario presso la Bottega del Possibile (Torre Pellice) su “La competenza della cura. Uomini e donne nella trasformazione delle relazioni”. Partecipano 6 uomini. 8.2.01 – Vengono a trovarci 6 uomini del gruppo Il cerchio degli uomini di Torino, nato circa 2 anni fa. Ci raccontiamo percorsi anche molto diversi e ci lasciamo con la promessa di reincontrarci. 16-18.3.01 – Week end – uomini ad Agape (Prali – To), organizzato dal GU di Torino/Agape, sull”emotività e consapevolezza della nostra mascolinità”. Attraverso giochi, laboratori, piccoli gruppi… 34 uomini fanno un’intensa esperienza di emozioni, di creatività e di emozioni. Tra le proposte finali è molto condivisa quella di rendere annuale l’appuntamento ad Agape, magari trasformandolo in un “campo” di 5 giorni. ( a cura di Uomini in Cammino. Per informazioni, E-mail [email protected] )