[GRILLOnews • 02.12.04] "La Turchia riconosca il genocidio armeno per essere ammessa nell'Unione Europea". Una campagna via internet dal titolo "Una mail per gli armeni" è stata lanciata sabato sera ad Asiago, nel corso dell'incontro con la scrittrice Antonia Arslan, autrice del best seller "La masseria delle allodole", incentrato sul genocidio di cui fu oggetto nel 1915 il popolo armeno...

APPELLI. UNA MAIL PER GLI ARMENI: «LA TURCHIA RICONOSCA IL GENOCIDIO»

“La Turchia riconosca il genocidio armeno per essere ammessa nell’Unione Europea”. Una campagna via internet dal titolo “Una mail per gli armeni” è stata lanciata sabato sera ad Asiago, nel corso dell’incontro con la scrittrice Antonia Arslan, autrice del best seller “La masseria delle allodole”, incentrato sul genocidio di cui fu oggetto nel 1915 il popolo armeno.

La strage compiuta dall’impero ottomano provocò un milione e mezzo di morti e la quasi scomparsa degli armeni dall’Anatolia, con una diaspora in tutto il mondo e il rischio della distruzione di una cultura millenaria. Una tragedia che è considerata il primo genocidio moderno, e che precorse la Shoah, se è vero che Hitler, a chi gli faceva osservare la difficoltà di attuare la soluzione finale contro gli ebrei, replicò: “E chi si ricorda più del genocidio degli armeni?”

“La Turchia, nemmeno quella modernizzata che ora sta per entrare nella Ue, non ha mai riconosciuto le sue responsabilità nello sterminio – ha ricordato ad Asiago la professoressa Arslan, il cui libro ha già venduto circa 60mila copie e sta per essere tradotto in otto paesi stranieri, dagli Stati Uniti al Giappone, dalla Francia alla Germanica, dalla Spagna alla Svezia, dall’Olanda alla Grecia – Non solo: nelle scorse settimane, mentre l’Europa si stracciava le vesti  per il tentativo poi abortito di reintrodurre il reato d’adulterio nel suo codice penale, il governo turco ha approvato un articolo di legge del nuovo codice penale secondo cui chiunque parli, anche in forma dubitativa, di “genocidio armeno”, rischia fino a 10 anni di carcere. Un noto Dj che ha presentato un brano musicale come “un’antica canzone armena” è stato licenziato dall’oggi al domani”.

Ecco perché dall’incontro di Asiago, in vista della riunione del 17 dicembre in cui i ministri europei decideranno la data dell’avvio delle trattative per l’ammissione della Turchia all’Unione Europea, è partita la proposta di inondare via mail il Governo italiano e quelli europei della richiesta di ottenere dal governo di Ankara un riconoscimento di responsabilità nel genocidio e nelle sue conseguenze. Lo stesso Comune di Asiago – territorio a sua volta martoriato dalla guerra novant’anni fa ma rifiorito dopo una sua piccola diaspora – discuterà., come ha annunciato l’assessore alla cultura Roberto Rigoni, un ordine del giorno in tal senso.
 
Ecco il testo della mail da sottoscrivere e inoltrare al  

Presidente del Consiglio  
Palazzo Chigi Piazza Colonna 370 00186 Roma – Italy
[email protected] 

oppure all’ufficio stampa 
[email protected]

Egr. Presidente del Consiglio, 
in vista dell’incontro con cui, il 17 dicembre prossimo, il Consiglio dei ministri europei deciderà la data dell’avvio delle trattative per l’ammissione della Turchia nell’Unione Europea, le chiediamo di adoperarsi affinché in via preliminare il governo turco riconosca le responsabilità del suo Paese nel genocidio armeno del 1915 e le sue conseguenze”.

 
(Sottocrivere)


Iniziativa promossa in collaborazione con il sito www.comunitaarmena.it