[Legambiente Verona • 01.12.04] E' l'undicesima edizione dell'Ecosistema Urbano di Legambiente. Undici anni che sono serviti a consolidare questa esperienza che, a livello mondiale, rimane l'unica ad organizzare i dati ambientali delle città con lo scopo di fornire un criterio di valutazione della sostenibilità e delle prestazioni ambientali...

VERONA. INQUINAMENTO DELL’ARIA E MOBILITA’ I GRANDI TEMI IRRISOLTI

E’ l’undicesima edizione dell’Ecosistema Urbano di Legambiente. Undici anni che sono serviti a consolidare questa esperienza che, a livello mondiale, rimane l’unica ad organizzare i dati ambientali delle città con lo scopo di fornire un criterio di valutazione della sostenibilità e delle prestazioni ambientali.

Sono 103 i capoluoghi di provincia italiani che con oltre 125 parametri richiesti compongono la classifica della vivibilità urbana e delle buone pratiche sul territorio.

È Ecosistema Urbano di Legambiente, con i suoi 100mila e più dati raccolti “alla fonte” delle amministrazioni comunali ed elaborati insieme all’Istituto di Ricerche Ambiente Italia, a stilare una graduatoria delle città italiane, da quella dove la qualità ambientale è migliore alla più arretrata.

Ecosistema Urbano, insomma, ambisce a indicare le città dove migliore è la qualità dei servizi ambientali e la sostenibilità dei centri urbani. L’intera ricerca da quest’anno si avvale di una preziosa collaborazione, il quotidiano economico il Sole 24 ore con il quale sono stati analizzati gli indicatori per evidenziare come cambia la gestione ambientale in Italia, dove si concentrano i fattori di carico sull’ambiente e quali sono le maggiori criticità della qualità ecologica delle città.
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li indicatori utilizzati servono dunque a pesare la sostenibilità ambientale della città e quindi, in particolare, il carico che le attività economiche e gli stili di vita generano sulle risorse ambientali e la qualità delle risposte messe in atto.

Il sistema di valutazione utilizzato negli ultimi sei anni, che prevede una normalizzazione dei dati rispetto ad alcuni obiettivi di sostenibilità concreti e praticabili, mostra che una buona sostenibilità urbana è a portata di mano. I migliori comuni oggi raggiungono un punteggio che non supera i 2/3 del massimo. Ma se una città riuscisse ad ottenere, per ogni parametro considerato, i migliori risultati raggiunti nella realtà dai 103 comuni, il punteggio complessivo ottenuto sarebbe pari al 92,5% dell’ideale massimo del 100%.

Nel corso degli ultimi anni l’insieme delle città italiane ha in ogni modo mostrato un miglioramento sulla gran parte dei parametri relativi alla qualità ambientale ed alla gestione, mentre sono incrementati i carichi ambientali (in particolare qualità dell’aria, consumi energetici, carburanti e rifiuti).

Occorre però ricordare che la complessiva “qualità ambientale” di una città include una molteplicità di fattori non sempre misurabili. Si pensi, ad esempio, a tutta una serie di aspetti – come la struttura urbanistica, l’integrazione tra spazi verdi e edificato, la qualità e l’aspetto degli edifici, il clima – che sono difficilmente riconducibili ad un indicatore numerico.

Poche luci e molte ombre caratterizzano le città venete – che compaiono distribuite nei livelli medio bassi della classifica – con Padova, Venezia, Vicenza, Verona e Rovigo “stressate” da pesanti carichi ambientali, alti tassi di motorizzazione, consumi energetici e livelli d’inquinamento atmosferico tra i più elevati, dove le politiche ambientali sono state parziali e discontinue e l’inquinamento è vissuto come costo da sopportare, e realtà come Treviso e Belluno con possibilità di miglioramento ma che – forse grazie ad una qualità ambientale già dignitosa – sembrano accontentarsi.

Capolista del Veneto diventa Treviso che si piazza al 26° posto (era 80° lo scorso anno), scende Belluno che si insedia in 42° posizione (era al 9° posto nella scorsa classifica). Passi indietro per Vicenza e Verona che si collocano rispettivamente al 52° e al 58° posto (erano al 38° e al 36° posto nell’ecosistema dello scorso anno). Crollano Rovigo e Venezia che passano rispettivamente dalla 28° posizione alla 65° e dalla 23° posizione alla 67° nell’Ecosistema di Legambiente. Caracolla, ancora, verso il basso Padova che passa dalla 74° posizione alla 75°.

Per quanto riguarda Verona, il confronto con i dati degli anni precedenti ci mostra per la nostra città una classifica altalenante, ma sempre nelle posizioni medio – basse della classifica generale. Siamo passati dalla 32° posizione del 1999 fino a precipitare al 74° posto del 2000, risalire al 39° posto nel 2001 e riprecipitare al 52° posto nella classifica del 2002 e risalire al 36° posto nel 2003 e ridiscendere alla 58esima posizione quest’anno.

Questi risultati sono dovuti, in modo particolare, alla lentezza con cui le Amministrazioni comunali di Verona hanno affrontato e stanno affrontando i problemi ambientali. Basta ricordare le vicende del Piano Regolatore Generale o gli ancora pochi provvedimenti in materia di traffico e a confermare puntualmente le nostre affermazioni arrivano i risultati mediocri che Verona riporta in molte delle classifiche parziali. In alcune di queste Verona si colloca agli ultimi posti: densità di motorizzazione, inquinamento atmosferico, consumi domestici di elettricità, piste ciclabili, isole pedonali e verde pubblico.

In modo particolare emerge, anche, nel rapporto annuale di quest’anno la gravità del problema inquinamento atmosferico Verona è al quart’ultimo posto della classifica per quanto riguarda le polveri fini (PM10) – alla data del 29 novembre 2004 nella nostra città vi sono stati 143 giorni di superamento dei limiti di legge con valori spesso tripli rispetto alla legge -, è carente di verde pubblico, manca ancora di piste ciclabili (4 cm. per abitante) e deve adottare una politica più coraggiosa nella creazione di ZTL (Zone a Traffico Limitato).

All’Amministrazione comunale di Verona spetta il compito di invertire la rotta e di garantire una città vivibile, non inquinata e a misura di cittadino.

ALCUNI DATI VERONESI

CONSUMI DI ELETTRICITA’ PER USO DOMESTICO
Ogni abitante di Verona consuma l’anno 1094 Kwh (erano 1135 nel 2003).

PISTE CICLABILI
Ogni abitante di Verona può contare su 0,04 metri di piste ciclabili (erano 0,04 anche nel 2003).

VERDE URBANO
Ognuno di noi ha disposizione 13,17 mq di verde. Nel 2003 i mq a disposizione di ogni cittadino veronese erano 9,8 (le leggi urbanistiche prevedono un minimo di 15 mq).

INTENSITA’ DI USO DEL TRASPORTO PUBBLICO
Ogni veronese compie 111 viaggi l’anno con i mezzi pubblici (erano 109 nel 2003).

TASSO DI MOTORIZZAZIONE
Ogni 100 veronesi possediamo 61,1 auto (erano 61,6 nel 2003).

RACCOLTA DIFFERENZIATA
Il 23,5% dei rifiuti è raccolto in modo differenziato (siamo al di sotto delle indicazioni del decreto Ronchi che prevedeva il raggiungimento del 35% di raccolta differenziata nel 2003); il dato 2003 a Verona era del 23%.

PRODUZIONE DI RIFIUTI SOLIDI URBANI
Ogni cittadino veronese produce 512,9 kg di rifiuti l’anno, vale a dire 1,41 kg il giorno (erano 531 nel 2003).

CAPACITA’ DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE
Il 88% delle acque reflue è depurato a Verona (era il 90% nel 2003).

CONSUMI DI ACQUA POTABILE
Ogni veronese “beve” 203,1 litri pro capite di acqua (erano 203,1 anche nel 2003).

QUALITA’ DELLE ACQUE POTABILI
Nelle acque della nostra città sono presenti 16,7 mg di nitrati (NO3) per litro (erano 16,7 mg anche nel 2003).

ISOLE PEDONALI
Ogni cittadino veronese ha a disposizione 0,12 mq di isole pedonali (erano  0,12 mq anche nel 2003).

ZONE A TRAFFICO LIMITATO
Ogni cittadino veronese ha a disposizione 2,77 mq di zone a traffico limitato (erano 2,77 mq anche nel 2003).

Ecosistema Urbano è stato realizzato sulla base di questionari e interviste dirette ai comuni sulla base di fonti statistiche ufficiali e su informazioni e dati relativi a più di 60 parametri ambientali. I venti indicatori che funzionano da termometro della sostenibilità sono rappresentativi dei fattori di pressione (consumi di acqua potabile, di carburante, di elettricità, produzione rifiuti urbani, tasso di motorizzazione), della qualità delle componenti ambientali (No2, PM10, nitrati, abusivismo edilizio, aree verdi), della capacità di risposta e di gestione ambientale (monitoraggio inquinamento atmosferico, depurazione, raccolta differenziata, Eco Management, certificazione ambientale, isole pedonali, Ztl, piste ciclabili, trasporto pubblico, verde urbano fruibile).

L’obiettivo dell’Ecosistema Urbano di Legambiente è di stimolare la conoscenza e il controllo dei fenomeni ambientalmente rilevanti e soprattutto di sollecitare chi ci governa, sia a livello locale sia a livello nazionale, a adottare politiche e strategie concrete per il miglioramento della qualità dell’ambiente urbano e della salute dei cittadini.


Potete scaricare il comunicato completo (250kb) con la classifica finale ed un confronto tra i dati delle città venete al seguente link:
www.legambienteverona.it/file/ecosistema2005.pdf