BRASILE. CRISI POLITICA, UTOPIA E VALORI

Cari amici, le notizie corrono veloci, oggi, e credo che il Brasile stia occupando più di qualche pagina sul notiziario internazionale. Cosa sta succedendo al PT (Partito dei Lavoratori) al governo? Le notizie di questi giorni parlano di corruzione, valigie di denaro, dollari… Stiamo assistendo a un mare di denunce incredibili che fanno arrossire i più fedeli militanti. Sì, è stato come uno schiaffo in faccia vedere dirigenti a livello nazionale dover ammettere di aver intascato denaro non dichiarato (caixa dois) per coprire le elezioni passate. 
 
Logo del PTMa la crisi del PT non nasce dalla sua storia, ma dalla negazione di questa storia. La storia del PT si è costruita attraverso il consolidamento della democrazia, nella participazione civile, nell’etica militante, nella tutela dei diritti umani, nella costruzione di una societá giusta: questi sono gli ideali del PT, queste sono le bandiere che gli 800 mila militanti di questo Paese hanno sempre sventolato. Questi ideali non si sono frantumati. Le pratiche quotidiane nelle amministrazioni dove si sta costruendo una politica partecipativa, a Porto Alegre, a Recife, ad Aracaju ed altrove danno solidità e densità all’utopia che un altro mondo é possibile.
 
Ma il PT è arrivato a Brasilia: guardando bene vediamo frutti strani e di sapore acido, irriconoscibili. Non sono frutti della semente che abbiamo piantato, coltivato con passione ed entusiamo, voto dopo voto, urlo dopo urlo. Siamo in mezzo a una bufera, o chissà a un uragano tropicale. Molti frutti marci stanno cadendo. E puzzano. In piazza gli incauti passanti scagliano pietre. Non è questo il PT che abbiamo eletto.
 
In effetti quest’albero ha le sue radici più profonde nell’irrinunciabile controllo sociale sullo Stato, nella partecipazione sociale alle decisioni del Governo, nella valorizzazione della giustizia sociale, nella lotta contro le disuguaglianze tragiche di chi ha fame e vive nella miseria, nella trasparenza dell’amministrazione pubblica e nella difesa etica della politica. 
 
Questa crisi, che dicono sta colpendo a morte il PT, non nasce e non prende corpo da quello che il PT è, ma dalla sua negazione. Chi sta insozzando il PT non è o non ha l’anima del PT. Vediamo decisioni isolate, lontane dai movimenti sociali e dalla base popolare, che hanno voluto imporre una logica elettorale depoliticizzata, con alleanze di occasione. Noi che siamo i milioni di brasiliani che crediamo che una nuova societá è possibile, che affrontiamo il sarcasmo della destra, travestita per l’occasione da guardiana moralistica, sequestratrice dei valori morali e etici che non ha mai praticato, noi diciamo: NO.

Noi dobbiamo dimostrare, senza alcuna ombra di dubbio, che chi ha permesso di mescolare il PT con le valigie di denaro, coi dollari, con le alleanze nefaste, ha sbagliato Partito. Noi abbiamo il diritto di mettere la stella sul petto e uscire in piazza e dire con orgoglio: questo è il mio Partito. Che poi non è più una sigla o un adesivo, ma una utopia che può farsi corpo giorno dopo giorno.
 
Giovanni Baroni



Giovanni Baroni
, italiano che da oltre 30 anni opera in Brasile lavorando con i contadini del Nordeste.