Music Rekk! Nient’altro che musica, soltanto musica, semplicemente musica. È lo slogan di un’iniziativa nata dalla collaborazione tra la Tortuga, la cooperativa di commercio equo e solidale di Padova e Stefano Marcato, un DJ padovano vissuto per lunghi periodi in Senegal che ha inciso alcuni “cd solidali”.
Una forma di “altramusica”, la musica di chi sa fermare il tempo per esprimere un messaggio, per descrivere un’emozione, la musica viva, intesa come vera arte, l’arte dei padri e delle tradizioni. Suonata con strumenti poveri, registrata non in una sala d’incisione, ma nei luoghi da cui trae ispirazione.
“Aiutare questi musicisti, davvero molto abili, dando loro una vetrina diversa in alternativa alle multinazionali della musica occidentale che hanno chiuso le porte ai musicisti africani, da un lato; dall’altro far conoscere a tutti, in particolare ai giovani, questa musica vera: sono questi gli obiettivi del progetto” spiega Stefano Marcato, che nel 2000, abbandonato il lavoro in una casa discografica italiana, si è trasferito per alcuni mesi in Senegal, perché “stanco delle regole e della musica di questo mondo. Lì ho incontrato un gruppo di musicisti straordinari, che mi hanno insegnato moltissimo, sia dal punto di vista umano che professionale. Raccogliendo le loro produzioni e assemblandole è nato il primo cd”.
Sono quattro i cd di musica senegalese ora in vendita ad un “prezzo etico” alla Tortuga: i criteri del commercio equo entrano dunque anche nel mondo della musica, per permettere di riconoscere la dignità dell’autore e i suoi diritti e valorizzarne il patrimonio culturale e musicale.
Il progetto, inoltre, offre agli artisti l’opportunità di registrare il proprio repertorio gratuitamente, nel rispetto dei criteri di commercio equo, garantendo la dignità e i diritti degli autori, con un prezzo solidale. Per ciascun cd la royalty agli artisti è calcolata e anticipata sul numero di copie stampate (e non su quelle vendute), in modo da garantire loro sempre un introito minimo. Una volta superate le 5000 copie, sarà dato agli artisti un ulteriore contributo, che andrà a sostenere progetti utili alle comunità locali da cui provengono.
La forma “altra” di economia sostenuta e promossa dalla Tortuga testimonia come sia possibile produrre e commerciare senza sfruttare contadini, artigiani e piccoli imprenditori dei paesi in via di sviluppo. Per promuovere un’economia che rispetta i diritti umani, assicurare un giusto corrispettivo per il lavoro di ognuno e sostenere con progetti di microcredito lo sviluppo dei Sud del mondo. Un’altra economia è possibile. E parte anche da qui, dalle nostre scelte quotidiane di consumatori critici e responsabili.
Per informazioni: http://www.latortuga.net