Dopo una lunga discussione in Commissione Agricoltura, il Governo Berlusconi ha deciso di accelerare i tempi in materia di legislazione venatoria, con un Decreto Legge ad hoc. Questo decreto legge comporta delle gravi modifiche della legge 157 in materia di caccia e contiene norme più permissive come l’aumento delle specie cacciabili, il prolungamento della stagione venatoria, la depenalizzazione dei reati venatori.
I punti più vergognosi sono: la depenalizzazione di molti reati di Bracconaggio come l’uccellagione con le reti, l’uso di fucili a bordo di autoveicoli e barche, l’abbattimento di specie protette; e ciò in assoluta controtendenza rispetto ad una recente Decisione Quadro del Consiglio UE (2003/80/GAI del 27/1/2003), che raccomanda di istituire nei Paesi membri sanzioni penali per la caccia di frodo alle specie protette; l’aumento delle specie cacciabili, tra cui varie specie acquatiche minacciate di estinzione; l’allungamento del periodo di caccia a febbraio, minacciando la consistenza delle popolazioni dei riproduttori che in primavera si accingerebbero a nidificare dopo la dura selezione naturale invernale, e il depauperamento causato dalla precedente stagione di caccia autunnale; l’aumento della mobilità sul territorio nazionale dei cacciatori, con l’esenzione dall’iscrizione ai vari ambiti territoriali di caccia.
Questo DDL è gravemente lesivo per l’avifauna FIRMARE l’appello di cui la LIPU si fa promotrice sul sito della Lega Protezione Uccelli:
http://www.lipu.it/tu_petizione_100000firme.htm