APPELLO DI EMMAUS PER SOSTENERE UN PROGETTO DI MICROCREDITO IN LIBANO

Nei primi giorni di ottobre ho fatto un viaggio in Libano, nelle vesti di Presidente internazionale di Emmaus. Anche se durante la guerra dell’estate scorsa il Segretariato di Emmaus Internazionale di Parigi ed io eravamo quotidianamente in contatto con gli amici dell’AEP (Associazione di Mutua Assistenza Professionale), gruppo Emmaus libanese che da anni lavora nel settore del microcredito, mi è parso necessario testimoniare anche fisicamente della vicinanza del nostro movimento al gruppo e a tutta la popolazione colpita così duramente. Hanno rivissuto in maniera ancor più drammatica le esperienze tragiche della guerra tra gli anni 1975 e 1992 che ha lasciato profonde ferite sia umane che materiali. Un nuovo periodo di ricostruzione, di speranza e di fiducia era allora incominciato. Tutto questo è stato distrutto e il Paese si trova oggi costretto a ricominciare da capo in un contesto interno di forti tensioni.

Nei giorni della visita, accompagnato dagli amici dell’AEP, ho potuto visitare parecchi piccoli imprenditori e artigiani che a causa della guerra, hanno avuto – direttamente o indirettamente – gravi perdite. É per dare una possibilità concreta a questi circa 300 imprenditori e artigiani dell’AEP che mi rivolgo a voi perché ancora una volta il movimento Emmaus e tutte le persone sensibili facciano sentire in maniera concreta la loro presenza. L’appello che vi faccio assume ancor più importanza in quanto l’aiuto economico che sapremo dare rimetterà in moto la capacità economica, e quindi l’autosufficienza, di tutte queste persone.

Alla fine del mio soggiorno in Libano ho chiesto al consiglio di amministrazione dell’AEP di preparare un documento con tutte  le informazioni necessarie, che vi propongo di seguito. É a partire dalla proposta degli amici del Libano che mi rivolgo a voi: è vero che l’urgenza sembra finita, i giornali e le televisioni non ne parlano quasi più, ma il lavoro di ricostruzione e di rimessa in marcia delle attività economiche ci domanda di non lasciar sole quelle popolazioni. L’aiuto che sapremo dare, rivolto a persone di varie etnie e religioni, costituirà un elemento importante nel cammino, difficile oggi in Libano, per una pacifica convivenza. (Renzo Fior)


Potrete far avere il vostro sostegno economico direttamente alla Comunità Emmaus Villafranca o tramite bonifico bancario sul conto della Banca Popolare Etica n° 112523 – ABI 05018 – CAB 12100 indicando chiaramente «Appello Libano».

L’Associazione Comunità EMMAUS di Villafranca (VR) si trova in Località Emmaus 1 – Tel. 045 6337069 – Fax 045 6302174 – E-mail: [email protected]


IL PROGETTO

Finanziamento con microcredito per piccoli imprenditori e artigiani libanesi che hanno subito danni dalla guerra del luglio 2006

Progetto redatto dalla Associazione di Mutua Assistenza Professionale «AEP», membro di Emmaus Internazionale


L’AEP in breve

L’AEP è un’organizzazione no-profit fondata nel 1984 da un gruppo di banchieri e uomini d’affari sensibili al lavoro sociale. L’associazione crede nelle persone, senza alcuna discriminazione di sesso, razza, opinioni, religione o classe sociale. L’AEP è uno dei pionieri nel campo del microcredito finanziario, e dà accesso a tutti coloro che non possono attenersi alle normali regole e alle complesse procedure bancarie. L’AEP crede che tutti debbano poter avere accesso ad un prestito. Questo è espresso chiaramente dalla mission dell’associazione.

L’AEP dà la priorità ai richiedenti che:

– non sono in grado di ricevere finanziamenti dalle banche commerciali;

– rappresentano il sostegno economico della famiglia;

– sono in grado di presentare un progetto produttivo, fattibile e remunerativo;

– hanno qualche competenza professionale nell’ambito previsto dal progetto;

– possono dare garanzie adeguate.

Il programma dell’AEP è stato strutturato in modo da garantire la laicità e la democrazia, che sono le sole garanzie di armonia tra settore pubblico e privato. Il massimo importo che viene dato ad un progetto familiare è di 5.000 dollari. Fino alla fine del 2005 le attività dell’AEP hanno riguardato 9000 beneficiari e sono stati finanziati progetti per un importo totale di più di 7.500.000 di dollari USA. L’AEP sta per aumentare la sua offerta di servizi usando molti mezzi per essere più vicina a tutti coloro che sono nel bisogno, in ogni parte del Libano.

La guerra di luglio 2006 


Dal 12 luglio 2006 il Libano ha subito una dura guerra che ha distrutto e demolito case, ponti, fabbriche, automobili, ecc. In tutto il Libano, da Sud a Nord, dalla Valle della Bekaa a Beirut. Questa guerra ha portato ad una emergenza sociale. Centinaia di persone sono state uccise, migliaia ferite e centinaia di migliaia sono dovute fuggire dalle loro case e dai loro villaggi.Questa guerra, nonostante sia durata solo un mese, è stata molto dura e grave e, fino ad ora, nessuno è in grado di stimare con esattezza le perdite – dirette o indirette – per l’economia libanese. È stata una vera e propria catastrofe per la maggior parte dei cittadini libanesi. I danni sono stati diversi nelle diverse regioni del paese. Nel Libano del sud, nella Bekaa del nord e nei quartieri sud di Beirut il danno è stato diretto, e tutte le attività economiche si sono interrotte, la gente è sfollata lasciando tutto dietro di sè, alla ricerca solo di un rifugio sicuro.

Effetti della guerra sull’AEP

La nostra associazione, quale parte della società libanese e per il suo coinvolgimento diretto in campo sociale ed umanitario, ha sofferto notevolmente a causa di questa guerra che è stata per noi uno shock ed ha influenzato la nostra situazione finanziaria a causa delle perdite subite dai nostri beneficiari, direttamente o indirettamente. Volendo proseguire il nostro lavoro aiutando coloro che sono stati danneggiati da questa guerra, direttamente o indirettamente, abbiamo preparato un questionario da compilare da parte dei nostri utenti sotto la supervisione dei nostri operatori di credito, al fine di stimare le perdite subite dalla gente. Il nostro staff sul campo ha ritenuto molto importante contattare direttamente i nostri utenti e questi hanno molto apprezzato questa azione nei loro confronti.

Abbiamo effettuato visite sul campo presso i nostri utenti in tutte le regioni del paese. Nel sud, ad Addoussieh, dove uno dei nostri clienti (Talal L.) ha subito la distruzione della sua produzione (fiori e piante), siamo rimasti impressionati dal vedere le serre, che erano piene di vita prima della guerra; la produzione era pronta per essere venduta al mercato dei fiori, come Talal si aspettava tutti gli anni, ma, sfortunatamente, con la guerra non aveva potuto prendersi cura delle piante e dei fiori, che erano marciti e morti. Egli si aspetta, speranzoso, di ricevere fondi ed assistenza per ricominciare.

Un’altro cliente del sud (Ibrahim B., un contadino), ha perso tre delle sue mucche nella guerra e le rimanenti hanno ridotto la produzione di latte per la mancanza di foraggio, dato che Ibrahim, durante la guerra non poteva raggiungere la sua fattoria, e la sua unica priorità era quella di mettersi in salvo insieme con la sua famiglia. Adesso Ibrahim spera che l’AEP possa finanziarlo in modo da ricominciare a sostenere la sua famiglia.

Successivamente, ci siamo portati nei sobborghi a sud di Beirut, dove un sarto ha perso il suo laboratorio e lo stabile è stato completamente distrutto, insieme con tutti i macchinari. Egli si aspetta che la nostra associazione possa aiutarlo a rientrare sul mercato. Nella Bekaa centrale la situazione non è diversa. Uno dei nostri clienti  (Zouheir B.) ha perso la sua casa e il suo negozio di alimentari. Egli spera che il governo possa aiutarlo a ricostruire la sua casa e che l’AEP possa permettergli di ricominciare i suoi affari. A Jbeil, uno dei pescatori (Charles B.) ha perso tutte le sue reti per l’inquinamento del mare seguito all’esplosione dei serbatoi di petrolio di Jieyeh, e non è in grado di riprendere la pesca, se non riceve un aiuto esterno per ricominciare. Questi sono solo alcuni degli esempi delle perdite sofferte dai nostri debitori durante la guerra e ci sono molte situazioni simili a quelle già descritte.

Perché l’AEP necessita di finanziamenti? 

Nel microcredito, l’indicatore più affidabile di crescita è dato dalla capacità di mantenere la sostenibilità finanziaria. Noi non possiamo sostenerci se i nostri utenti non sono in grado di pagare. La nostra situazione è molto diversa da quella delle banche commerciali: il loro scopo è la generazione di utili, mentre il nostro è quello di rimanere in piedi da soli. Dopo la guerra, non possiamo andare dai nostri debitori, che hanno perso la casa e il loro lavoro e dire loro di venire a saldare le loro rate per i prestiti ricevuti, pena l’azione legale contro di loro. Alcune banche hanno contattato i loro clienti per sollecitare il pagamento delle rate di luglio e agosto, mentre noi abbiamo contattato i nostri utenti solamente per chiedere come andava e per dire loro: per fortuna siete sopravvissuti! Abbiamo inoltre chiesto loro delle difficoltà sofferte ed abbiamo ribadito di essere dei partners che condividono i loro problemi.

Abbiamo bisogno di finanziamenti perchè: alcuni dei nostri clienti stanno andando incontro al fallimento; la maggior parte dei nostri clienti pagherà in ritardo con conseguente accumulo di rate non pagate; la delinquenza  aumenterà e tutti gli indicatori ne soffriranno; non vogliamo intraprendere azioni legali nei confronti dei debitori per non perdere la nostra credibilità e il nostro ruolo sociale nella comunità.

Abbiamo bisogno di finanziamenti per poter permettere il rientro dei nostri utenti nel mercato, per dar loro una speranza di poter ricominciare, per indurli a lavorare duramente per compensare le perdite subite, per dare loro tutta l’assistenza e l’aiuto di cui necessitano e per stendere insieme un piano di sviluppo per i loro affari al fine di poter affrontare adeguatamente qualsiasi problema futuro.

Progetto di riabilitazione

Dopo aver raccolto i dati ed averli classificati in modo da stimare con precisione le perdite di ciascuno e dopo aver ricevuto fondi adeguati li aiuteremo nei seguenti modi:

– dilazionare i pagamenti in maniera da dare un periodo di sospensione dei rimborsi delle rate fino ad un anno. In questo caso la compensazione sarà nel costo degli interessi e delle spese;

– sostenere il cliente per l’importo della perdita diretta, specialmente in capitale, per perdite parziali e totali, a condizione che nell’ammontare del capitale siano comprese le rate dovute all’AEP, che devono essere pagate, in quanto sono parte del capitale stesso.

– Riguardo a quelli che hanno subito danni indiretti, la compensazione deve includere le spese sostenute durante la guerra ma non i profitti previsti persi.

– Per coloro che hanno avuto danni per le difficoltà o l’impossibilità di commerciare i loro prodotti o le loro merci, possiamo stimare la loro produzione comparandola a periodi simili degli anni precedenti e, riguardo ai prezzi, possiamo ricavare il dato per similitudine con attività comparabili,

– Per aiutare alcuni beneficiari a riprendere l’attività, anche se diamo dei contributi, noi suggeriamo di dare prestiti senza interesse per aiutare la ripresa, noi vogliamo ricostruire il loro capitale di nuovo e il costo di questo prestito potrà essere coperto dal progetto di finanziamento. Il costo di ciascun prestito per due anni si aggira sui 400 euro. Inoltre dobbiamo ricordare che alcuni beneficiari, in special modo quelli che hanno subito un danno parziale o totale, beneficeranno di contributi, saldando i vecchi debiti ed iniziando nuovi prestiti, senza interesse. Possiamo anche dar loro prestiti per più di tre anni, verificando caso per caso.

– tutte le azioni suddette saranno intraprese dopo una ispezione diretta a tutti i clienti per verificare i problemi ed aiutare a risolverli. Inoltre creeremo un gruppo di lavoro nell’associazione per aiutare e sostenere i nostri clienti nell’attività con servizi e training. Il nostro scopo è quello di consentire ai nostri utenti di affrontare i problemi con speranza e fiducia.

L’AEP, essendo un’associazione interessata nel lavoro sociale ed avendo come scopo la realizzazione di un programma, aspira a divenire leader nel settore del microcredito non per le dimensioni e per il numero di progetti finanziati ma per la qualità di questi progetti e per l’assistenza, comprensiva di indicazioni pratiche, avvertenze, incoraggiamento e supervisione. Noi tutti speriamo di poter arrivare ad una situazione in cui i clienti sono affidabili, con attività redditizie, in buona salute e con buone prospettive.

Guarda la galleria fotografica del viaggio di Renzo Fior.