[Fratel Simone (Bogotà) • 01.03.05] Aderisci alla campagna "SOLIDARIDAD PUEBLO EMBERA" promossa da Fratel Simone, Missionario Comboniano, in Colombia da qualche anno. Invia una email al governo colombiano...

APPELLO. SOLIDARIETÀ AL POPOLO EMBERA (COLOMBIA)

Da qualche settimana sono entrato in contatto con un popolo di indios colombiani, gli Embera Katio del Alto Sinú, che hanno un gravissimo problema in questo momento, che minaccia la loro stessa esistenza.
 
SITUAZIONE DEL POPOLO INDIOS EMBERA – KATIO DELL’ALTO SINU (COLOMBIA)
 
Gli indios Embera Katio dell’Alto Sinu da oltre 3 mesi sono in assemblea permanente, vale a dire stanno riuniti tra di loro, perchè è in gioco il loro futuro.

Più di 10 anni fa, una impresa privata realizzò, con l’appoggio del governo, una centrale idroelettrica nel territorio che tradizionalmente appartiene agli Embera. Il governo aveva promesso delle agevolazioni agli indios danneggiati dal mega-progetto Urrá I, soprattutto in merito ad un nuovo terreno da assegnare loro; però oggi, nel 2005, non ha ancora mantenuto fede al patto.

La centrale idroelettrica senza dubbio beneficia molti cittadini colombiani per l’energia che fornisce loro. Ma non si possono dimenticare i danni ambientali che sta causando: nella stagione più secca,  il letto del fiume a valle dell’impianto praticamente rimane secco, mentre nella stagione più piovosa, il problema sono le inondazioni. Inoltre, ed è la cosa più urgente, ha costretto il popolo Embera a cambiare la sua dieta alimentare, con le conseguenti inevitabili malattie (erano pescatori ed ora non possono cibarsi di pesce, per esempio), e a cercarsi un altro territorio dove poter vivere. Sono saliti sulle montagne, però lì hanno trovato la forte opposizione dei gruppi armati illegali, paramilitari e guerriglia, presenti nella zona.

Da oltre 3 mesi hanno deciso di trasferirsi in massa (più di 450 perosne) a Bogotá, la capitale del Paese, a oltre 1000 km da dove vivono, per chiedere al governo il rispetto dei loro diritti, e primo fra tuti il diritto all’esistenza.

Hanno scritto un documento per esigere la garanzia dei loro diritti fondamentali, che consta di 8 punti: 1) piano di transizione obbligata; 2) licenza ambientale; 3) regime ambientale; 4) diritto all’educazione; 5) diritto alla salute; 6) territorio; 7) accordo del 19 di aprile del 2000; 8) diritto alla vita e all’integrità fisica.
 
È un documento di sette pagine con tutti i dettagli: io sono in possesso della versione spagnola, per chi fosse interessato.
 
L’unica risposta che hanno ricevuto finora è stata il controllo assiduo delle forze dell’ordine e la segnalazione come “terroristi” da parte del presidente della Colombia, Uribe, rispetto alla loro protesta pacifica e democratica. A causa di questa visione governativa, oggi sono costretti, in condizioni allarmanti di salute e sotto uno stretto controllo della polizia, nella sede della ONIC (la Organizzazione Nazionale degli Indios della Colombia).
 
«L’unità delle organizzazioni sociali e popolari è l’unica via che ci rimane per difendere i nostri diritti e garanzie. Vi invitiamo alla solidarietà e all’appoggio alla nostra protesta che è una in più delle tante che dobbiamo realizzare tutti noi colombiani perchè siano rispettati i diritti sociali, politici e democratici nel paese. Per la dignità, la cultura e l’autonomia. Il popolo Embera non si consegna, non si vende, non si arrende» (Capi maggiori del Fiume Sinu e Verde)
 
 
FIRMA L’APPELLO 
 
Per questo vi chiediamo di appoggiare la campagna, promuoverla e inviare il testo che segue ai seguenti indirizzi:
[email protected]
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[email protected]
[email protected]
[email protected]
 
 
(copia il testo che segue, incollalo in un nuovo messaggio e invialo ai suddetti recapiti email , con l’oggetto “SOLIDARIDAD PUEBLO EMBERA”):
 
 
Cordial Saludo,
 
Con desconcierto hemos recibido la noticia de que el gobierno nacional ha suspendido unilateralmente las conversaciones que se desarrollaban con el pueblo Embera Katio de los Cabildos Mayores de Río Sinú y Río Verde, que se encuentra desde el día 25 de octubre en Asamblea permanente e indefinida frente de las oficinas administrativas de Urrá en la ciudad de Montería.
 
Luego de la mediación de los senadores indígenas se había logrado establecer el 12 de noviembre del presente año, la mesa de negociación y, como prueba de voluntad política los dirigentes emberas desalojaron las oficinas de Urrá en Monteria para adelantar las negociaciones en Bogotá con funcionarios nacionales de alto nivel. Sin embargo y para nuestro desconcierto, el gobierno nacional en cabeza del Ministerio del Interior decidió romper, de forma unilaterial la mesa de diálogo el 18 de noviembre.
 
Es preocupante esta ruptura del diálogo, debido a que las negociaciones no habían logrado avanzar mucho, entendemos que ha faltado que los funcionarios del gobierno se estudien con detenimiento las solicitudes del pueblo embera, además de que no siempre han podido estar en las reuniones funcionarios con poder de decisión.
 
Así mismo, nos preocupa el tratamiento de guerra que el gobierno nacional esta dando a la protesta pacífica del Pueblo Embera Katio, violando así todo precepto constitucional y el convenio 169 de la OIT. La Asamblea del Pueblo Embera es una expresión política pacífica cuyo único objetivo es demandar el respeto a sus derechos fundamentales.
 
Consideramos que es preciso que el gobierno nacional reanunde inmediatamente el proceso de negociación para avanzar positivamente en la búsqueda de soluciones a un problema que se puede definir sencillamente en la garantía real de los derechos humanos y de los pueblos ancestrales y se den garantías para la protesta pacifica del Pueblo Embera Katio, asi mismo, demandamos la presencia de los organismos de control y de veeduría, que en el caso colombiano se concretan en la defensoría del pueblo, la procuraduría general de la nación y la contraloría general de la nación.
  
Se vuoi ricevere maggiori informazioni scrivi a:
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Fonte: Fratel Simone (Missionario Comboniano)