[GRILLOnews • 27.10.03] Il caso SARS ha dimostrato che i brevetti sui medicinali sono carta straccia quando è l'Occidente a essere minacciato direttamente. Dopo l'accordo di Doha, che avrebbe dovuto liberalizzare la produzione di medicinali nel Sud del mondo, pochi sono i paesi che hanno avuto il coraggio di far valere i propri diritti, spaventati dalle possibili ritorsioni commerciali...

BRASILE. APRONO LE PRIME FARMACIE POPOLARI

Il caso SARS ha dimostrato che i brevetti sui medicinali sono carta straccia quando è l’Occidente a essere minacciato direttamente. Dopo l’accordo di Doha, che avrebbe dovuto liberalizzare la produzione di medicinali nel Sud del mondo, pochi sono i paesi che hanno avuto il coraggio di far valere i propri diritti, spaventati dalle possibili ritorsioni commerciali. Il Sudafrica ha 5 milioni di sieropositivi, ma ha rinunciato alla licenza su alcuni farmaci anti-Aids; il Brasile ha, per così dire, solo patteggiato per una riduzione dei prezzi. Ma è proprio dal Brasile che arriva una iniziativa positiva orientata alla costruzione di una nuova e più diffusa rete di distribuzione di medicinali a basso prezzo. Il governatore dello stato di Rio, Rosinha Mateus, ha recentemente inaugurato la prima di quattro “farmacie popolari”, riservata solo agli anziani indigenti della zona. L’esercizio è stato aperto a Niteròi, località nella periferia di Rio de Janeiro. Nella farmacia saranno venduti al prezzo simbolico di un real alla confezione (circa 30 centesimi di euro) 33 diversi farmaci, prodotti da 17 laboratori pubblici. Della lista dei prodotti in vendita fanno parte medicinali utili a curare disturbi cardiaci e vascolari, diabete, ipertensione, depressione, osteoporosi. Saranno ammessi all’acquisto dei farmaci i soli residenti di Niteroi con più di 60 anni, i quali dovranno presentare un certificato di nascita e di residenza. La quantità di medicinali prelevati sarà inoltre tenuta sotto controllo grazie all’uso di speciali tessere magnetiche, di cui saranno dotati tutti i pazienti e senza le quali non sarà possibile ottenere il farmaco di cui si ha bisogno. Con un attento calcolo delle quantità acquistate, infatti, le autorità dello stato di Rio contano di impedire il sorgere di un mercato nero delle medicine. Saranno circa 120mila, ogni mese, le persone che si recheranno in questa farmacia. Per loro sono già stati  stoccati 4 milioni di confezioni di prodotti.
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http://www.estado.estadao.com.br/editorias/2003/09/02/ger023.html