[GRILLOnews • 07.09.03] «No alla realizzazione di una centrale nella Bassa». L'hanno ribadito il 5 settembre coralmente i rappresentanti del Coordinamento dei comitati spontanei unitamente a quelli della Coldiretti e di Legambiente in un incontro con la stampa...

BRESCIA: «NO ALLA REALIZZAZIONE DI UNA CENTRALE NELLA BASSA»

«No alla realizzazione di una centrale nella Bassa». L’hanno ribadito il 5 settembre coralmente i rappresentanti del Coordinamento dei comitati spontanei unitamente a quelli della Coldiretti e di Legambiente in un incontro con la stampa. Un incontro durante il quale il sindaco di Offlaga Cesare Tomasoni ha annunciato che «entro dieci di giorni al mio Consiglio proporrò una variante per l’area, attualmente a destinazione agricola, scelta per insediare la centrale; a poca distanza infatti sorgono i pozzi consortili della Bassa, che la Regione stessa ha già autorizzato come zona di prelevamento. Essendo una zona così importante la tuteleremo con una delibera». Una delibera che come ha spiegato ancora il sindaco potrà costituire, in futuro, un valido appiglio legale qualora venga presa la decisione di realizzare la centrale ad Offlaga. Altra importante iniziativa presentata durante l’incontro di ieri a Brescia da Tomasoni e realizzata in accordo con il Coordinamento, è l’incontro in programma per il prossimo 15 settembre con i 35 sindaci della Bassa, esponenti della Provincia, della Regione, i parlamentari e senatori bresciani, ma anche i rappresentanti del mondo agricolo e naturalmente i cittadini. «Confido molto sui risultati che potranno sortire da questo incontro – ha aggiunto Tomasoni – Sarà una risposta corale a quanti continuano ad ignorare le nostre ragioni». Anche Sergio Favalli presidente del Comitato di Offlaga si è detto convinto dell’importanza dell’incontro: «Ritengo che potrà essere un’importante opportunità per un confronto diretto tra cittadini ed istituzioni. Un elemento che, ci sembra, sino ad oggi sia di fatto mancato». In precedenza tutti i  partecipanti avevano sottolineato come, a far precipitare la situazione abbia contribuito non poco la Giunta regionale che l’8 agosto «con una delibera» ha segnalato Offlaga isieme ad altri due paesi lombardi, per la possibile costruzione di una centrale di energia elettrica. «Siamo stufi di essere presi in giro dai nostri partiti – ha detto Imma Lascialfari del Coordinamento – Partiti che un giorno ci rassicurano, mentre poco dopo qualcun altro dichiara esattamente l’opposto. Non ci fermeremo». Decisa opposizione anche da parte della Coldiretti il cui rappresentante, Gianfranco Zanetti, ha sottolineato come questa posizione sia da sempre dettata non solo dal fatto che si sta trattando di interventi che incidono sulla categoria, ma cosa ancora più importante perché si vuole tutelare la salute pubblica. «Ci lascia stupiti il fatto che si voglia realizzare un impianto del genere proprio nella Bassa, una delle zone agricole produttive per eccellenza d’Europa- ha spiegato Zanetti – Non è secondario poi il problema dell’approvvigionamento idrico, fondamentale per l’agricoltura, già messo a dura prova dalla siccità di quest’estate, che verrebbe acuito qualora la centrale funzionasse raffreddata ad acqua». Polemico anche l’avv. Pietro Garbarino militante di Legambiente e membro del Coordinamento che si è chiesto come le istituzione preposte «possano ignorare la volontà popolare oltre ai significativi pareri tecnici giunti in materia, non ultimo quello rilasciato dall’ARPA (Agenzia regionale per l’ambiente) di Brescia che nutre non poche perplessità sui siti scelti per gli impianti, siti cioè già caratterizzati da una specifica vocazione agricola». Gli ha fatto eco Andrea Poggi di Legambiente Lombardia: «Le centrali proposte non servono. In Italia ci sono già 12 mila megawatt di centrali autorizzate che dovrebbero entrare in attività nel 2005. E’ solo una competizione tra gestori di energia elettrica concorrenti».