CACCIA IL BOMBARDIERE


Molte delle persone che hanno letto l’articolo «OLTRE 13 MILIARDI DI EURO PER I CACCIABOMBARDIERI. AL VIA UNA «CAMPAGNA DI INDIGNAZIONE NAZIONALE» sono rimaste sbalordite. E sono corse a firmare la petizione on line, che sta procedendo bene.

Chi non ha avuto il tempo di leggere, invece, non si lasci scappare l’opportunità -si fa per dire- di indignarsi per qualcosa di veramente grave. Non mi dilungo, quindi, a ripetere cose già scritte. Mi soffermo soltanto un attimo a fornire alcuni ulteriori dati: gli oltre 13 miliardi di euro che il Governo è intenzionato a spendere per il «Programma pluriennale relativo all’acquisizione del sistema d’arma Joint Strike Fighter JSF», cioé l’acquisizione di 131 cacciabombardieri da attacco F-35, completi di relativi equipaggiamenti, supporto logistico e basi operative (4 aeroporti e 1 portaerei) costerà -calcolatrice alla mano- non meno di 230 euro ad ognuno dei 60 milioni di italiani, neonati, pensionati e indigenti compresi.

Per la “difesa” dello spazio aereo italiano sono già stati spesi, di recente, oltre 7 miliardi di euro per l’acquisto di 121 caccia Eurofighter, in sostituzione dei vecchi F-104. Inoltre lo scorso 30 marzo la Norvegia ha deciso di sospendere (causa crisi economica) fino il 2012 la partecipazione al «Programma pluriennale».

Siccome dati e cifre potrebbero sembrare uno scherzo, o una presa in giro, ho reperito il documento ufficiale con il quale il Ministro della Difesa ha chiesto un parere al Parlamento: lo trovate nell’articolo ed anche qui: [ pdf ].

Come ricordato nell’articolo, il 7 e 8 aprile 2009, le commissioni Difesa di Camera e Senato hanno espresso parere favorevole al «Programma» di riarmo. Visto il periodo di crisi, la realtà di disoccupazione o cassa integrazione che attanaglia molti; visto che milioni di cittadini non riescono ad arrivare a fine mese; visto che i tetti delle scuole crollano sugli studenti e viste le altre tristi sciagure che tutti conosciamo… il Governo italiano sta pensando di svuotare ulteriormente i granai per riempire gli arsenali.

É notte fonda, i  tutti i sensi. É notte fonda per il disarmo e per la costruzione di autentica pace. Ora più che mai, però, «non dobbiamo perdere la capacità di indignarci di fronte all’ingiustizia e alla prepotenza», ci ricorda saggiamente don Luigi Ciotti, sacerdote e attivista antimafia. «Quando infatti un uomo smette di indignarsi perde anche la capacità di discernere il buono dal cattivo, il brutto dal bello».

Leggi l’articolo, firma la petizione della «CAMPAGNA DI INDIGNAZIONE NAZIONALE» e… passaparola! (am.t.)