LA RUSSA, LE TASSE E GLI F-35


«L’aumento delle tasse è l’ultima delle opzioni immaginabili. Bisogna invece ridurre le spese». Questo è quanto ha affermato il ministro della Difesa e reggente di An, Ignazio La Russa nel polemizzare con la proposta di Franceschini di «tassare i ricchi per dare ai poveri». A sostegno della praticabilità della sua tesi ha avuto l’imprudenza di affermare che lui, nel suo piccolo, ha deciso di ridurre del 20 per cento tutte le spese del suo ministero (l’intervista è stata pubblicata su La Repubblica del 12 marzo 2009). Essendo il dicastero da lui guidato quello della Difesa, non può che riempirci di gioia che un infatuato di “retorica militarista” come il ministro La Russa, sia stato così solerte a tagliare le spese militari, al contrario del predecessore “pacifista” Arturo Parisi che le aveva notevolmente aumentate e per il quale, di conseguenza, non si sente alcuna nostalgia.

E fin qui siamo al “carnevale” della politica italiana, dove il mondo è una realtà capovolta: il dritto è il rovescio, il bianco è il nero e Giulio Tremonti è José Bové dieci anni dopo il movimento di Seattle. Ma il diavolo – si sa – si nasconde nel dettaglio e mentre il ministro della Difesa si attribuisce un merito che non ha (la sforbiciata alle spese del 20% l’ha data Tremonti), sta preparando ai contribuenti italiani una sorpresa (con complicità bipartisan) che potrebbe costarci molto cara… [ LEGGI TUTTO ]