[Mariagrazia Bonollo 12.10.04] A novembre apre per il settimo anno il Ricovero notturno invernale d’emergenza e la Caritas cerca volontari: un incontro è previsto per il 19 ottobre. Si raccolgono generi alimentari, coperte, biancheria e vestiario in buono stato. Anche qualche parrocchia della città apre le porte all’ospitalità notturna...

CARITAS VICENTINA. UN ALTRO INVERNO AL FIANCO DEGLI “ULTIMI DELLA FILA”

La Caritas diocesana si appresta a rimettere in moto per il settimo anno consecutivo la “macchina” del ricovero notturno d’emergenza di contrà Torretti a Vicenza, che ogni inverno dà ospitalità nelle rigide notti invernali a chi, senza casa, rischia letteralmente di morire di freddo.

Si tratta di una macchina complessa, fatta da volontari (tanti quelli necessari garantire l’accoglienza, la preparazione e distribuzione di pasti caldi e l’apertura la domenica pomeriggio), regole, responsabilità, contatti istituzionali, predisposizione dei locali e approvvigionamento di generi alimentari.

L’avvio avverrà il 2 di novembre, mentre martedì 19 ottobre alla 20,30 presso Casa Immacolata in stradella Mora 57 a Vicenza è previsto l’incontro fra le persone che intendono mettere a disposizione di questa esperienza qualche ora del proprio tempo.

La delicatezza del servizio e la complessità delle vicende umane che passano attraverso il ricovero notturno d’emergenza hanno indotto la Caritas diocesana a predisporre quest’anno un momento informativo-formativo per i nuovi volontari. “Questo – afferma il direttore don Giovanni Sandonà – è un servizio basato sulla relazione con gli ospiti prima che sulla prestazione. Per questo le persone che così generosamente vogliono mettersi a disposizione devono prima incontrare uno dei volontari della prima ora. Allo stesso scopo anche i gruppi che si rendono disponibili a preparare e distribuire le cene si incontreranno un sabato pomeriggio, a partire dal prossimo 23 ottobre. Ai gruppi, così come ai singoli, verrà consegnato anche un vademecum che li aiuterà a vivere questo servizio al meglio”.

I “numeri” del ricovero evidenziano un trend in costante e preoccupante crescita. Il primo inverno, quello ‘98/’99, infatti gli ospiti erano stati “solo” 103, mentre nell’ultimo le persone ospitate in 154 giorni sono state 395, l’84,3 per cento dei quali stranieri. Ogni sera il ricovero, con i suoi 65 posti letto, segna da anni il “tutto esaurito”. L’anno scorso, alla fine dei cinque mesi di servizio sono risultate essere state ben 286 le richieste di pernottamento che non è stato possibile evadere perché non c’erano più posti disponibili.

Per poter garantire questo servizio la Caritas diocesana torna a rivolgere un appello ai vicentini, non solo a quelli intenzionati a mettere a disposizione il proprio tempo, ma anche a quanti possono donare viveri e indumenti.

“Cerchiamo particolarmente – ricorda don Sandonà – coperte, generi alimentari di prima necessità o non immediatamente deperibili, vestiario invernale sia maschile che femminile e biancheria intima, ma ci raccomandiamo che, proprio per la dignità di chi li riceve, si tratti di materiale in ottimo stato; li stiamo cercando anche per le donne sole con bambini che stiamo seguendo, per le quali avremmo bisogno anche pannolini e latte per bambini; e per i detenuti indigenti del carcere San Pio X, ai quali mancano anche prodotti per l’igiene personale”.

“Infine – conclude don Sandonà – ricordo l’appello del nostro vescovo Cesare Nosiglia, che il 7 settembre a Monte Berico, presentando il programma pastorale, ha chiesto alle parrocchie della città di attivare spazi di accoglienza. Le prime risposte di disponibilità all’accoglienza notturna già ci sono. Come Caritas diocesana, d’intesa con la Caritas del Vicariato urbano, ci impegnamo ad accompagnare le parrocchie che hanno accolto e accoglieranno questa proposta e i volontari che individueranno per tale servizio”.