(Treviso). La LAC, Lega per l’Abolizione della Caccia – Sezione del Veneto, lancia un appello a tutti i cittadini sensibili che amano la natura e gli animali perché non utilizzino i botti per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Lo scoppio di un petardo o di un fuoco artificiale in piena notte, ma pure di giorno, causa agli animali danni che nemmeno possiamo immaginare. Negli uccelli un botto causa uno spavento tale che li induce a fuggire dai dormitori, volando al buio anche per chilometri, andando a morire sfracellati addosso a qualche muro, albero o filo elettrico; quelli che riescono ad atterrare o a posarsi in qualche albero spesso muoiono assiderati a causa delle rigide temperature ed alla mancanza di un riparo dalla brina e dalle intemperie. Nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea forte stress e spavento tali da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio. Negli animali di allevamento, con particolare riferimento a mucche e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura decine e decine di aborti. Quindi chi ama gli animali non usa i botti. Non va dimenticati che i Carabinieri e la Polizia di Stato possono applicare nei confronti di tutti un articolo del codice penale, il 703, purtroppo dimenticato da molti ma comunque in vigore, che recita: “Chiunque, senza la licenza dell’Autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa (omissis) accende fuochi d’artificio, o lancia razzi (omissis), o in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con l’ammenda fino a lire 200.000, se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese”. Andrea Zanoni, Presidente della LAC del Veneto, ha dichiarato: “Chi ama gli animali non usa i botti. Chi festeggia con i botti spesso inconsapevolmente è colpevole ogni anno della morte, dopo atroci sofferenze, di migliaia di animali per stress, spavento, ferite mortali, assideramento. Ci appelliamo a tutte le persone sensibili che amano la natura e gli animali perché non utilizzino i botti e soprattutto si adoperino per fare in modo di bloccare questa pratica ad ignari parenti ed amici. In questo modo eviteremo una strage silenziosa e centinaia di interventi dei Vigili del Fuoco chiamato ogni anno per recuperare cani e gatti terrorizzati rifugiati nei posti più impensabili”.
LAC Lega Abolizione Caccia – Sezione del Veneto – Via Bellucci, n.16 – Treviso
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