[M. BA. – “il Manifesto” • 27.12.03] Dal 1 gennaio abolito il commissario di governo. L'associazione Libera lancia l'allarme...

GIUSTIZIA. BENI MAFIOSI IN LIBERTA’

Dal 1 gennaio l’Ufficio del commissario straordinario per la gestione dei beni confiscati alla mafia verrà cancellato. E’ una delle decisioni apparentemente «minori» scaturita dal (famigerato) consiglio dei ministri del 23 dicembre scorso. L’associazione Libera ha subito lanciato l’allarme perché l’ufficio istituito presso la presidenza del consiglio, affidato dal 2001 a Margherita Vallefuoco, ha finora dato buona prova di sé, sequestrando oltre 4.500 beni immobili appartenuti alla mafia. Il governo ha però stabilito che dal 2004 il compito di gestire i beni appartenuti ai mafiosi verrà trasferito all’agenzia del demanio. La decisione è particolarmente grave perché il governo sta ancora esaminando la legge delega che riordina l’intera materia. Secondo Libera si sottrarrebbe così un punto di riferimento importante come il commissario straordinario proprio nella delicata fase di transizione verso la nuova legge, di cui peraltro non si conosce ancora il testo preliminare. Il demanio, inoltre, non sembra ancora in grado di affrontare con forza il lungo iter che parte dalla confisca del bene mafioso fino al suo affidamento ai comuni. Una fase molto delicata che secondo la legge dovrebbe durare 120 giorni, ma in realtà può arrivare fino a due anni. Secondo l’associazione presieduta da don Luigi Ciotti, la nuova legge è auspicabile, ma è opportuno che sia mantenuto e valorizzato il riferimento ai «fini sociali» dei beni confiscati ed è quanto meno «imprudente» che si proceda in un vuoto di competenze. Libera ha quindi chiesto la proroga del commissario fino all’approvazione della legge.