[www.ecquologia.it • 10.12.03] I disastri naturali, gran parte dei quali legati alle condizioni metereologiche, nel 2003 sono costati al pianeta 60 miliardi di dollari, 5 miliardi in piu' dell'anno precedente. Le perdite economiche maggiori, afferma un rapporto dell'UNEP (United Nations Environment Programme), fanno parte di un trend preoccupante legato al cambiamento climatico...

I DISASTRI NATURALI SONO COSTATI 60 MILIARDI DI DOLLARI NEL 2003

I disastri naturali, gran parte dei quali legati alle condizioni metereologiche, nel 2003 sono costati al pianeta 60 miliardi di dollari, 5 miliardi in piu’ dell’anno precedente. Le perdite economiche maggiori, afferma un rapporto dell’UNEP (United Nations Environment Programme), fanno parte di un trend preoccupante legato al cambiamento climatico. La forte ondata di caldo, a causa della quale molte piantagioni sono state perse in tutta Europa e 20,000 persone sono morte, e’ stato il disastro piu’ costoso con le sole perdite agricole stimate intorno ai 10 mld di dollari. Il secondo disastro piu’ costoso sono state le inondazioni lungo i fiumi Huai e Yangtze in Cina tra Luglio e Settembre. Circa 650,000 appartamenti sono stati danneggiati con perdite stimate intorno agli 8 mld di dollari. Gli anni 90 e i primi anni del 21° secolo sono stati colpiti da disastri climatici estremi che saranno sempre piu’ frequenti in futuro. Secondo il direttore esecutivo dell’UNEP, i paesi sviluppati hanno la responsabilita’ di ridurre le loro emissioni e di aiutare i paesi in via di sviluppo ad adattarsi agli impatti del riscaldamento globale. Il protocollo di Kyoto non e’ ancora entrato in vigore per le mancate ratifiche. Tuttavia, questo non puo’ essere un alibi per non fare nulla e infatti molti paesi, industrie, autorita’ locali e ONG stanno lavorando. Ci sono numerosi programmi in Europa, Nord America e Giappone per incoraggiare l’uso di energie rinnovabili, e promuovere l’efficienza energetica nei luoghi di lavoro e nelle abitazioni.


Fonte: UNEP