[a cura dell'Associazione per la Difesa del Territorio della Bassa Sissa (PR) • 02.03.03] Caro Grillo Parlante, ti scriviamo per informarti che nella bassa parmense da qualche mese si è attivato un gruppo di persone che ha messo in atto una serie di iniziative e attività contrarie alla costruzione del nuovo tratto autostradale di collegamento tra Autocisa e Brennero (TIBRE).

COLLEGAMENTO TRA AUTOCISA E BRENNERO: C’E’ CHI DICE NO!

Caro Grillo Parlante, ti scriviamo per informarti che nella bassa parmense da qualche mese si è attivato un gruppo di persone che ha messo in atto una serie di iniziative e attività contrarie alla costruzione del nuovo tratto autostradale di collegamento tra Autocisa e Brennero (TIBRE). Il nostro non è un piccolo gruppo isolato ma esistono ormai una serie di comitati sul territorio parmense, cremonese, mantovano e veronese, che si sta muovendo contro questa proposta, e che si è riunita in un Coordinamento che ha sede a Casalmaggiore. Ciò che ci accomuna è la sensazione che il nostro paese debba cambiare rotta per quanto riguarda le politiche dei trasporti; siamo stanchi che siano sempre i cittadini, con la loro salute, a pagare le conseguenze di un sistema finalizzato prioritariamente a soddisfare un certo tipo di necessità (economiche), senza alcun rispetto nè per i cittadini nè per l’ambiente. Tutti a parole dicono che si devono incentivare le ferrovie ma questo poi di fatto viene attuato raramente e si stanno proponendo opere, come quella del TIBRE, che assorbiranno denaro pubblico (e privato….) per almeno 10 anni, lasciando poche speranze per una inversione di tendenza. Giungono fino a noi anche le lamentele di chi ormai da anni sopporta nei valichi alpini il traffico dei nostri automezzi. Se l’arco alpino internazionale ha fatto una convenzione al fine di non aumentare il traffico veicolare, se l’Autobrennero ha deciso di non costruire la terza corsia, investendo poi sul Brennero ferroviario, se la Comunità europea finanzia solo i tunnel ferroviari del Frejus e del Brennero, come possiamo veramente pensare che la costruzione di un nuovo tratto autostradale, che incentiverà il collegamento su strada tra Europa e Tirreno, sia la scelta giusta? E che dire poi del fatto che il nuovo tratto autostradale Fontevivo-Nogarole Rocca sarà solo 15-20 Km in meno di quello che si verrà ad avere quando verrà ultimata la Cispadana?
Queste sono solo alcune dei quesiti/motivazioni che ci hanno spinto a intraprendere questa “avventura”. Abbiamo ritenuto opportuno scrivere alla vostra rivista online affinchè anche nel parmense si cominciasse a diffondere l’idea che non è vero che sono tutti favorevoli a questa infrastruttura e al tipo di sviluppo che essa porta. Nella speranza che la vostra rivista possa aiutarci ad essere “visibili”, un grazie per lo spazio che potrete e vorrete darci sul vostro sito.
Cordiali saluti. L’Associazione per la Difesa del Territorio della Bassa Sissa (PR) [email protected]

 
LE INIZIATIVE
Venerdì 14 febbraio a Coltaro di Sissa si è tenuto l’incontro del “Coordinamento contro le autostrade TI-BRE e CR-MN”. Alla riunione erano presenti i rappresentanti dei comitati della province di Parma, Cremona e Mantova. L’obbiettivo era quello di fare il punto della situazione dell’attività dei numerosi comitati che si sono costituiti nel territorio attraversato dalle due nuove infrastrutture proposte. In particolare, per quanto riguarda l’area parmense, l'”Associazione per la difesa del Territorio della Bassa” si è impegnata in questi mesi su diversi fronti: da un lato nell’approfondimento delle conoscenze tecniche e degli impatti dell’opera, per i quali è stato coinvolto il prof. Bodini, docente di Valutazione di Impatto Ambientale presso l’Università di Parma, dall’altro nella sensibilizzazione dei cittadini sui danni che tale opera potrebbe arrecare all’ambiente e alla salute: ad oggi, nel solo comune di Sissa, sono state raccolte più di 1300 firme contro la realizzazione dell’opera e del tracciato proposto. L’associazione si è inoltre fatta portavoce della volontà espressa dai cittadini incontrando i rappresentanti politici di Comune, Provincia e Regione. Anche dall’altra sponda del Po continuano i lavori di sensibilizzazione; sono stati effettuati numerosi dibattiti con esponenti politici di livello nazionale, ma anche di livello europeo. Soprattutto da questi ultimi è emerso chiaramente che l’orientamento espresso dal “Libro Bianco dei Trasporti” dell’Unione Europea è quello di finanziare opere destinate a migliorare la qualità della vita e dell’ambiente, nel rispetto del protocollo di Kyoto, e a riequilibrare il sistema dei trasporti portando sempre più merci su ferrovie e meno su gomma.
Al fine di agevolare la collaborazione di tutti i gruppi di lavoro e di altri eventuali cittadini interessati, sono stati creati due siti web (http://www.tibre.it e http://members.xoom.virgilio.it/noautostrade) ed una mailing list di discussione/informazione ([email protected]). Da tutti i rappresentanti è emersa la volontà di proseguire i lavori di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza, ma anche la volontà di acquisire ulteriori informazioni circa l’utilità e la necessità di tale opera; in particolare, per quanto riguarda la realtà parmense, l’Associazione si è impegnata a richiedere, nel corso dei prossimi incontri, alcuni studi specifici al Comune e alla Provincia. COORDINAMENTO CONTRO AUTOSTRADE TIBRE E CR-MN