[Amedeo Tosi • 13.03.03] Ha un nome significativo: I.D.E.A.A., ovvero «Interazione Didattica Educativa Alternativa Aperta». Ed è la Buona Idea alla quale gli studenti del Liceo Scientifico "A.M.Roveggio" di Cologna Veneta (VR) hanno dato gambe nelle scorse settimane, nel corso della pausa didattica, prevista dall'ordinamento scolastico, dedicata ai recuperi didattici e alle attività di approfondimento.

COLOGNA VENETA (VR): UN’ESPERIENZA DI AUTOGESTIONE SCOLASTICA

Ha un nome significativo: I.D.E.A.A., ovvero «Interazione Didattica Educativa Alternativa Aperta». Ed è la Buona Idea alla quale gli studenti del Liceo Scientifico “A.M.Roveggio” di Cologna Veneta (VR) hanno dato gambe nelle scorse settimane, nel corso della pausa didattica, prevista dall’ordinamento scolastico, dedicata ai recuperi didattici e alle attività di approfondimento. Come già sperimentato nel corso dell’anno formativo targato 2001-2002, anche quest’anno gli studenti si sono fatti promotori dell’organizzazione ed autogestione di una dozzina di moduli di approfondimento, alcuni dei quali potranno addirittura essere portati, dai maturandi, all’attenzione dei commissari durante la prova finale. «il GRILLO parlante» è andato ad intervistare, grazie alla diponibilità dei dirigenti scolastici, i giovani promotori della singolare -e bella- iniziativa, che speriamo possa essere presa d’esempio da altri colleghi con zainetto. L’ufficio messo a disposizione dalla vice preside, professoressa Cosaro, si è riempito in un battibaleno di rappresentanti degli studenti e degli studenti che nel corso dei due giorni di autogestione didattica si sono calati nel ruolo di “animatori-professori”,  autorizzati a raccontare per filo e per segno quella che per molti di loro rimarrà nei ricordi scolastici una delle esperienze più belle. Per non far torto a nessuno, riportiamo i nomi di tutti gli intervistati, che a ruota libera hanno cercato di ricostruire quanto avvenuto: Matteo Avogaro (Rappresentante di Istituto), Enrico Greghi (Rappresentante degli studenti nella Consulta provinciale), Carlo Meggiolaro, Ruggero Poletto, Riccardo Seghetto, Edoardo Robbi, Nicolò Zamperini e Gabriele Pasini. «I 12 mini-corsi (di 3 ore ciascuno, ndr) che abbiamo organizzato e tenuto si inserivano all’interno delle attività di approfondimento che di norma dovrebbero essere organizzate dai nostri professori. Già lo scorso anno abbiamo avanzato la richiesta di autogestire in maniera seria e matura queste attività, idea che quest’anno abbiamo ripetuto con successo» esordisce Enrico Greghi. «Tutti i 173 studenti della nostra scuola hanno avuto infatti la possibilità di aderire a due moduli di approfondimento a scelta, che non andavano a sovrapporsi alle attività di recupero. Ogni modulo poteva essere frequentato al massimo da 15 studenti, numero ideale che ha permesso in molti casi di intavolare bellissime discussioni tra di noi» aggiunge Ruggero Poletto. Ma quali sono state le tematiche affrontate? «Le tematiche erano molto diversificate» sottolinea Matteo Avogaro, che aggiunge: «un gruppo di ragazze ha organizzato in palestra un corso di danza, mentre due studenti si sono cimentati nella trattazione e spiegazione delle radici di un genere musicale molto in voga tra noi giovani, il grunge, che ha avuto in Kurt Cobain il suo massimo esponente». Ma non è solo la danza e la musica a tenere banco; infatti: «un altro studente ha trattato un argomento ostico ma importante quale “Cosa nostra: criminalità organizzata e tentativi di combatterla”, mentre Enrico Greghi ha intavolato una discussione su “Società umana e squilibri ambientali”», temi che han richiesto una specifica preparazione, svolta a casa, ed il reperimento di fonti informative. «Il gotico tra letteratura e cinema» è stato il modulo affrontato dal giovane Pagani, «mentre io e l’ideatore dell’autogestione, l’amico Scevaroli, abbiamo affrontato il tema dei “Paradisi artificiali”, mediante la visione di due film e la discussione incentrata sulle droghe e sulle sostanze che agiscono nell’organismo» aggiunge Edoardo Robbi. Tra i titoli degli altri moduli di approfondimento troviamo anche «La Comune di Parigi», «Lo stalinismo», «Vietnam», «Mein Kampf» e «Medio Oriente, la seconda Intifada», argomenti che -come hanno spiegato gli studenti all’unisono- «hanno in comune il desiderio di ricerca ed approfondimento delle basi della nostra storia contemporanea. Succede spesso, purtroppo, che esigenze didattiche legate a programmi da seguire ci tengono lontati dagli avvenimenti a noi temporalmente più vicini, di cui conosciamo troppo poco i risvolti, come ad esempio la Guerra nel Golfo». I simpatici intervistati non si sono poi lasciati sfuggire l’occasione per levarsi il classico «sassolino dalla scarpa», pur consapevoli che questo breve articolo finirà esposto nella bacheca scolastica e letto quindi da tutti, professori compresi: «Avremmo voluto organizzare in autogestione anche un corso di educazione sessuale, impostandolo in maniera da agevolare la discussione di tutti, senza imbarazzi; purtroppo sono emerse alcune difficoltà: ci è stato detto che serviva un medico o comunque una persona, un professionista, particolarmente preparata sull’argomento». Forse, prima o poi capiterà l’occasione per parlarne comunque, magari nel corso di un’assemblea di istituto, chissà. A proposito di assemblee d’istituto, il Liceo «Roveggio» organizza spesso, nel corso dell’anno, momenti di discussione ed approfondimento assembleare, ricordati dagli stessi studenti: «Molto interessanti sono stati le recenti assemblee alle quali abbiamo invitato l’avvocato scaligero Guarienti, prima, e il colonnello Bellini, poi». E, udite udite,  martedì 25 marzo, dalle ore 9 alle 12,30, farà visita agli studenti del Liceo di Cologna Veneta la bravissima Lisa Clark, di Beati Costruttori di Pace, che al teatro Ferrini parlerà dei rapporti tra Nord e Sud del pianeta, di pace e guerra, con una particolare attenzione alla realtà nordamericana. Quanto mi piacerebbe tornare alle Superiori, almeno per un giorno!