[Legambiente Verona • 05.05.04] Da alcune settimane la società ECOIDEA ha iniziato a trasportare presso il proprio stabilimento sito in Cologna Veneta (VR), in località S. Michele, le prime parti delle turbine che serviranno a produrre energia elettrica con la combustione di CDR e rifiuti di non ancora precisata provenienza...

COLOGNA VENETA (VR). FARE FRONTE COMUNE PER BLOCCARE L’IMPIANTO DI COGENERAZIONE

Da alcune settimane la società ECOIDEA ha iniziato a trasportare presso il proprio stabilimento sito in Cologna Veneta (VR), in località S. Michele, le prime parti delle turbine che serviranno a produrre energia elettrica con la combustione di CDR e rifiuti di non ancora precisata provenienza. Stanno giungendo alle Associazioni Ambientaliste, impegnate da anni nella lotta contro il cogeneratore in difesa della salute, dell’aria e dei polmoni dei colognesi, richieste di fare qualcosa di efficace per bloccare l’avanzamento dei lavori.

La risposta del WWF sezione Veronese Orientale e della Legambiente di Verona è stata unanime nel condannare il progetto e nella decisione di costituirsi parte civile nel processo che vede coinvolti alcuni ex amministratori e l’ex sindaco Poli che, con il loro operato, non chiaro, hanno favorito e agevolato all’insaputa di tutti un iter burocratico che ha permesso nei mesi scorsi l’avvio dei lavori e contro cui neanche l’attuale Amministrazione Comunale del Sindaco Vedovato è riuscita a bloccare le procedure autorizzative.

Il processo penale sta andando avanti, e sono emersi molti fatti sconcertanti, che stanno chiarendo come l’ex Sindaco Poli procedesse autonomamente con l’ausilio dell’ex segretario comunale nel dare pareri ed autorizzazioni per la realizzazione del Cogeneratore, all’insaputa della propria maggioranza di governo e degli alleati politici.

La gente di Cologna Veneta chiede di fare qualcosa di forte ora, ma le associazioni ambientaliste hanno bisogno per avere più forza dell’appoggio di tutti i cittadini di Cologna Veneta. In passato sul “cogeneratore” e sul problema del tubo collettore, la cittadinanza ha risposto con una grande partecipazione solo alle assemblee informative, ma alle riunioni di coordinamento per eventuali manifestazioni e cortei, purtroppo si è sempre registrata una scarsa adesione.

L’invito che ci sentiamo di fare a tutte le Associazioni di Volontariato, alla Parrocchia, all’Amministrazione Comunale, ai comitati di difesa del territorio, alle associazioni degli Agricoltori, alle associazioni dei lavoratori di Categoria e a tutti quelli che vivono nel colognese e che vogliono continuare a vivere in un paese dove la salute dell’aria è un diritto, è di formare una consulta speciale sul problema cogeneratore per organizzare una vera e grande manifestazione popolare per bloccare i lavori.

Ai singoli cittadini di Cologna, invece, chiediamo di contattatarci, telefonando alla Legambiente di Verona (045800968) e di dare la propria disponibilità e la propria adesione per manifestare contro un impianto potenzialmente cancerogeno che non darà ricchezza ai colognesi e che rovinerà una cittadina che dell’aria buona e della qualità dei propri prodotti agricoli si è sempre fatta vanto. La Regione Veneto è riuscita in soli tre giorni a dare, lo scorso luglio, una proroga per terminare detto impianto alla velocità della luce. Solo tre giorni, quando normalmente per qualsiasi altra autorizzazione il tempo necessario è di tre settimane!

Noi riteniamo che solo una forte presa di posizione della GENTE possa fermare l’impianto. Facciamo fronte comune per bloccare il Cogeneratore!
 

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Roberto Flangini
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