CRONOLOGIA DELLA «CAMPAGNA DI INDIGNAZIONE NAZIONALE»


Il 7 e 8 aprile 2009 le commissioni Difesa di Camera e Senato hanno espresso parere favorevole al «Programma pluriennale relativo all’acquisizione del sistema d’arma Joint Strike Fighter JSF», il faraonico progetto che il Governo intende lanciare mediante la produzione e acquisizione di 131 cacciabombardieri JSF completi di relativi equipaggiamenti, supporto logistico e basi operative. Costo stimato: oltre 13 miliardi di euro (lievitati, dopo un anno, a circa 15 miliardi), nel periodo 2009-2026. Entità di spesa destinata ad aumentare nel tempo.

Il 16 aprile 2009 GRILLOnews.it lancia la «Campagna di Indignazione Nazionale» e una petizione online che nel giro di tre mesi raccoglierà, mediante il tamtam informatico, circa 9000 firme. Questo il testo della petizione: «Il 7 e 8 aprile 2009 le commissioni Difesa di Camera e Senato hanno espresso parere favorevole al «Programma pluriennale relativo all’acquisizione del sistema d’arma Joint Strike Fighter JSF» il faraonico progetto che il Governo italiano intende finanziare per la produzione e acquisizione di 131 cacciabombardieri JSF completi di relativi equipaggiamenti, supporto logistico e basi operative. Costo stimato: oltre 13 miliardi di euro, nel periodo 2009-2026. Con queste righe desideriamo esprimervi la nostra indignazione. Che diventa ancora più grande di fronte alla preoccupante crisi economica che influisce sulla vita di milioni di cittadini che vivono in Italia, e alle altrettanto preoccupanti calamità naturali che hanno colpito una parte del nostro Paese. Sappiate che riteniamo inammissibile e immorale che il Governo si impegni ad investire decine di miliardi di euro per l’acquisizione di cacciabombardieri. Per questo ci impegniamo a far sì che questo grido di indignazione giunga in ogni luogo d’Italia, nella speranza che il suddetto «Programma pluriennale» venga fermato».

Il 26 aprile 2009 il Movimento Cattolico Internazionale «Pax Christi» invia al Governo italiano un appello «per fermare l’acquisto degli aerei da guerra F-35».

Il 30 aprile 2009 vengono recapitate a tutti i parlamentari, al Presidente della Repubblica, ai Presidenti di Camera e Senato, ai Presidenti delle Regioni e altre autorità politiche le prime 200 firme raccolte. Operazione che si ripeterà più volte nelle settimane successive.

Prende il via un dibattito nel Paese, grazie all’interessamento di alcune testate giornalistiche. Tra i vari interventi segnaliamo: «Il piano di guerra del Governo: al varo il più costoso progetto di riarmo mai realizzato» [Adista – 11.04.2009] – «Per la guerra i soldi non mancano» [Peace Reporter – 14.04.2009] – «Ricostruzione in Abruzzo prima dei 131 cacciabombardieri» [editoriale del settimanale diocesano di Padova «La difesa del popolo – 19.04.2009] – «Ricostruire l’Abruzzo? Per il Governo è più urgente il JSF» [Sbilanciamoci – 21.04.2009] – «Cameri oscura, nella base dove saranno assemblati i caccia F-35 un affare di guerra» [il Manifesto – 22.04.2009] – «F-35, siamo proprio sicuri?» [Mosaico di Pace – 23.04.2009] – «Ricostruzione in Abruzzo. E se rinunciassimo ai 131 aerei cacciabombardieri?» [Famiglia Cristiana – 25.04.2009] – «15 miliardi per gli F-35» [Nigrizia – 20.05.2009]. L’intera rassegna stampa è presente QUI.

Il 15 maggio 2009 la Rete Italiana per il Disarmo e la Campagna «Sbilanciamoci!» decidono di promuovere la Campagna «Caccia al caccia. Diciamo NO agli F-35». L’iniziativa verrà lanciata il 19 maggio con un appello e la raccolta di firme.

Il 21 maggio 2009 il Comitato promotore della legge di iniziativa popolare sui Trattati internazionali, le Basi e servitù militari organizzano a Roma un presidio di denuncia contro il riarmo.

Il 22 maggio 2009 GRILLOnews.it invia alle autorità politiche nazionali una lettera di denuncia: nel recapitare le firme raccolte dalla Campagna di Indignazione Nazionale si lamenta l’irreperibilità di 113 deputati e senatori, irraggiungibili mediante email.

Il 2 giugno 2009 si svolge a Novara la manifestazione nazionale «No F-35». E Pax Christi scrive al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Il 10 giugno 2009 la Commissione diocesana «Giustizia e Pace» di Novara scrive una «Lettera per riflettere» indirizzata ai fedeli.

Il 16 giugno 2009 il Consiglio Regionale del Trentino Alto Adige-Sud Tirolo approva una mozione in cui sollecita il Governo a rivedere la decisione relativa all’acquisizione degli F-35.

Dal 1 luglio 2009 la raccolta di firme della Campagna di Indignazione Nazionale confluisce nella mobilitazione «Caccia al caccia. Diciamo NO agli F-35». Nel corso dell’autunno e inverno 2009 prosegue la raccolta di firme.

Nel mese di dicembre 2009 i promotori della Campagna chiedono al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, di poter essere ricevuti il 21 dicembre 2009 per la consegna ufficiale delle oltre 20 mila firme complessive raccolte, tra le quali figurano le adesioni di un centinaio di associazioni nazionali, ma non ricevono alcuna risposta.

A dieci mesi dall’avvio della «Campagna di Indignazione Nazionale», il 18 febbraio 2010 GRILLOnews.it promuove l’iniziativa «Tu sprechi, Io digiuno. 1^ settimana di digiuno (da cibo e televisivo) per il disarmo», dal 22 al 28 marzo 2010.

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