[A cura di www.misna.org • 06.04.03] «Esplosivi usati "chirurgicamente" per gli scavi minerari; motoseghe che mitragliano alberi millenari; arsenico, mercurio e altre armi chimiche che inquinano l’acqua dei nostri fiumi; migliaia di fratelli sfollati che scappano dalle pallottole: la guerra è arrivata da molto tempo in Amazzonia e i popoli indigeni piangono già moltissime vittime»...

DALL’AMAZZONIA UN APPELLO CONTRO UN’ALTRA GUERRA

«Esplosivi usati “chirurgicamente” per gli scavi minerari; motoseghe che mitragliano alberi millenari; arsenico, mercurio e altre armi chimiche che inquinano l’acqua dei nostri fiumi; migliaia di fratelli sfollati che scappano dalle pallottole: la guerra è arrivata da molto tempo in Amazzonia e i popoli indigeni piangono già moltissime vittime». A parlare sono i popoli autoctoni riuniti nel Coordinamento delle organizzazioni indigene della Conca amazzonica (Coica), la zona equatoriale del Sudamerica bagnata dal Rio delle Amazzoni. É come se i missili “intelligenti” fossero già caduti e continuassero a cadere sulle foreste amazzoniche, commentano in un comunicato. «Lo sfruttamento del petrolio, delle pietre preziose, del legname, la biopirateria, il traffico di specie animali, l’oltraggio inflitto ai nostri territori ancestrali, il “Plan Colombia” (il programma voluto da Bogotá col sostegno finanziario e bellico degli Usa contro il narcotraffico, n.d.r.) sono solo alcune delle “tecnologie di guerra” utilizzate nelle nostre terre. Abbiamo subito un genocidio, che ha fatto meno rumore e ha attirato meno telecamere, ma ha ucciso milioni di esseri umani. La cosa peggiore è che continua e non c’è niente che riesca a fermarlo. A quanto sembra, in Amazzonia non abbiamo bisogno di nascondere armi di distruzione di massa…». «In questa ora di guerra» i popoli della Coica si augurano «tempi migliori per il mondo». «Come popoli di pace la nostra risposta è stata l’organizzazione, la mobilitazione, la denuncia, la resistenza», concludono. «Nonostante la forza di questo nemico che attacca da diversi fronti, continueremo a difendere con queste armi la nostra terra, la nostra cultura, il nostro stile di vita. Che il nostro grido raggiunga anche le orecchie di chi non vuole sentire». Nata nel 1984 a Lima, la Coica è composta da nove organizzazioni: Associazione interetnica di sviluppo della selva peruviana (Aidesep); Associazione dei popoli amerindi della Guyana (Apa); Confederazione dei popoli indigeni della Bolivia (Cidob);Coordinamento delle organizzazioni indigene dell’Amazzonia Brasiliana (Coiab); Confederazione delle nazionalità indigene dell’Ecuador (Conaie);Consiglio nazionale indigeno del Venezuela (Conive); Federazione delle organizzazioni amerindie della Guyana francese (Foag); Organizzazione indigena del Suriname (Ois); Organizzazione dei popoli indigeni dell’Amazzonia Colombiana (Opiac). Dal 1993 ha sede permanente a Quito. (fonte: www.misna.org)