ECOINCENTIVI PER LE DUE RUOTE

Grazie ad un accordo tra il ministero dell’Ambiente e Confindustria ANCMA (associazione nazionale ciclo motociclo accessori), sottoscritto in collaborazione con l’ADA (associazione demolitori autoveicoli) e la CIVES (commissione italiana veicoli elettrici stradali), sono stati stanziati fondi per 15 milioni di euro allo scopo di favorire l’eliminazione dalla circolazione dei motorini più vecchi ed inquinanti.

Sono quindi partiti, in data 11/6/2007, degli ecoincentivi per la rottamazione di tali mezzi e per il riacquisto di motorini non inquinanti, di ultima generazione, nonché di biciclette e mezzi elettrici.

E’ prevista la copertura totale dei costi di demolizione anche senza il riacquisto di un nuovo mezzo, che rimangono a carico -in parti uguali- del ministero e dell’Ancma.

NEL DETTAGLIO

La persona fisica o giuridica residente o avente sede in Italia che demolisce un ciclomotore euro zero (*) -o comunque costruito fino a tutto il 2001, con esclusione degli Euro 2- può ottenere:

la demolizione gratuita (presso i demolitori convenzionati, vedi sotto), anche senza riacquisto;

• un incentivo del 30% sul prezzo di listino fino ad un massimo di 250 euro per acquisto bicicletta (*);

•  un incentivo del 30% sul prezzo di listino fino ad un massimo di 1.000 euro per acquisto motociclo o quadriciclo a trazione elettrica (*);

• un incentivo del 30% sul prezzo di listino fino ad un massimo di 700 euro per acquisto ciclomotore elettrico o una bicicletta a pedalata assistita (*);

• un incentivo del 20% sul prezzo di listino fino ad un massimo di 500 euro per acquisto ciclomotore ibrido (*);

• un incentivo del 15% sul prezzo di listino fino ad un massimo di 300 euro per acquisto ciclomotore Euro 2 a quattro tempi o a basso consumo (fino a 2,3 lt per 100 km) (*);

• un incentivo dell’8% sul prezzo di listino fino ad un massimo di 150 euro per acquisto ciclomotore Euro 2 a due tempi (*);

Tali incentivi possono essere goduti fino al 31/12/2007 e sono calcolati -per la parte percentuale- sul prezzo finale di listino comprensivo di IVA.

(*) Nota sulle definizioni

I ciclomotori -in generale- sono definiti dall’art.52 del c.d.s. come “veicoli a motore a due o tre ruote aventi motore di cilindrata non superiore a 50 cc, se termico e capacità di sviluppare su strada orizzontale una velocita’ fino a 45 km/h”. Per quanto riguarda l’esatta definizione di “quadriciclo elettrico”, “motociclo elettrico”, ciclomotore elettrico”, “ciclomotore ibrido”, “biciclette a pedalata assistita”, etc. si veda il testo dell’accordo all’art.2, riportato nei link in calce alla scheda.

COME MUOVERSI

In tutti i casi i ciclomotori da demolire vanno consegnati ad un demolitore autorizzato che abbia aderito all’iniziativa. La lista completa può essere consultata sul sito dell’ADA (associazione demolitori autoveicoli), al link: www.ada-net.it Nella pratica, ciò avviene in modo diverso a seconda che si acquisti un nuovo mezzo o meno.

Nel caso in cui, contestualmente alla rottamazione, si acquisti un nuovo mezzo (tra quelli detti sopra), è il concessionario-venditore a concedere l’incentivo sotto forma di sconto nonché ad anticipare le spese di rottamazione. La procedura, a quanto ci risulta, prevede poi che il venditore sia rimborsato dal costruttore/importatore che a sua volta viene rimborsato dal ministero. Parimenti, il concessionario/venditore deve poi provvedere ad avviare il vecchio ciclomotore alla rottamazione rivolgendosi ad un demolitore autorizzato (vedi sopra).

Attenzione! Per poter fruire del benefici la rottamazione dev’essere contestuale o successiva alla firma del contratto di acquisto. Sono esclusi, quindi, tutti i casi in cui il ciclomotore sia stato già demolito nel momento in cui si acquista.

Se invece ci si limita a rottamare il mezzo senza riacquisto le cose si complicano. E’ vero che in tal caso la rottamazione è gratuita (viene erogata dal ministero direttamente al demolitore), ma la consegna al demolitore autorizzato deve avvenire a cura del proprietario del mezzo. La cosa è tutt’altro che agevole, come da noi rilevato in un altro articolo.

Ci risulta, comunque, che il numero dei demolitori convenzionati sta aumentando progressivamente, con lo scopo -prefissato nell’accordo- di arrivare a “garantire una copertura capillare ed omogenea su tutto il territorio nazionale”. Invitiamo chi sia interessato a consultare con regolarita’ la lista disponibile sul sito dell’ADA.

Va in ogni caso presentata, all’atto dell’acquisto o della semplice demolizione, un’apposita richiesta redatta secondo un modulo predisposto dal ministero e dall’ANCMA da compilarsi a cura del proprietario del mezzo da demolire. Alla stessa vanno allegati, tra le altre cose:

• copia del certificato di idoneità tecnica del ciclomotore da rottamare;

• copia del documento di identità del richiedente;

• copia del pagamento del bollo del ciclomotore rottamato relativa all’anno in cui si fa la richiesta o a quello precedente;

Un fac-simile del modulo può essere trovato nel testo dell’accordo che riportiamo tra i links in calce.

CUMULABILITA’ DEI BENEFICI

L’accordo in questione specifica chiaramente che queste agevolazioni NON sono cumulabili con incentivi istituiti da altre pubbliche amministrazioni per l’acquisto dei veicoli indicati (vedi sopra).

Attenzione, rimane del tutto a parte la Finanziaria 2007, che ha introdotto agevolazioni di altro tipo, ovvero -lo ricordiamo- per l’acquisto di motocicli nuovi di categoria ”euro 3” con contestuale rottamazione di motocicli ”euro 0”. Questi incentivi, che prevedono un contributo per la rottamazione fino a 80 euro e l’esenzione del pagamento del bollo per cinque anni non riguardano in alcun modo i ciclomotori.

Maggiori informazioni sulla scheda, clicca qui.

LINKS UTILI

Sito del Ministero dell’ambiente, per informazioni: www.minambiente.it

Sito dell’ANCMA, per informazioni: www.ancma.it

Testo dell’accordo: clicca qui

fonte: Aduc