07.10.07 – Marano di Valpolicella (Vr) – «Marezzane non si tocca»: in marcia per salvare l’oasi

«Marezzane non si tocca». E così domenica 7 ottobre 2007 alle ore 9,30 ci si rimette in marcia per salvare l’oasi. «Il cementificio di Fumane ed il suo processo produttivo iniziato negli anni ’60, con milioni e milioni di metri cubi di Valpolicella mandati in polvere, il suo inquinamento, non sono più sostenibili per il nostro territorio» spiega l’Associazione Valpolicella 2000, promotrice dell’iniziativa. La Cementirossi, nel tentativo di prorogare la sua permanenza, ha presentato un mega progetto di ristrutturazione dell’impianto che, tra le sue caratteristiche essenziali, ha quella di aumentare la produzione e utilizzare rifiuti e scarti sia come materiale da impastare con i calcari e le marne sia come combustibili. Grazie alla cementeria, la Valpolicella si appresta a diventare il più importante centro di concentramento-smaltimento di rifiuti di Verona. Alla faccia dell’Amarone e del Recioto. Tra pochissimi anni il Cementificio concluderà gli scavi attorno all’abitato di Purano e gli è necessario devastare e distruggere la collina di Marezzane per assicurarsi altri 30-50 anni di permanenza in Valpolicella. Ma Marezzane è un luogo speciale, un luogo del cuore. La collina di Marezzane, collocata nel cuore della Valle dei Progni, all’interno del Parco Naturale Regionale della Lessinia è un tutt’uno con il Sito di Interesse Comunitario (SIC) di Molina e rappresenta il punto di congiunzione tra la Lessinia e la Valpolicella. Marezzane è un ‘balcone’ straordinario, punto panoramico straordinario, testimone di tutte le contraddizioni di questo territorio. A valle dal mare verde si intravedono gli scavi e il Cementificio. A monte, in una corona magnifica di montagne e vaj, ecco il monte Loffa lacerato dalle ‘regolari’ escavazioni selvagge. Ai piedi di Marezzane è situato l’importante sito archeologico della grotta Solinas (Fumane), davanti c’è il Pastello e tutto attorno verde, vaj, ‘senge’, fiori, alberi, marogne. Marezzane è un luogo meraviglioso in cui la presenza dell’uomo, sedimentata fin dalla preistoria, convive nel rispetto reciproco con la natura. Marezzane è un’oasi botanica, concentrato di biodiversità e di habitat, caratterizzata da una moltiplicità di microclimi, percorsa da memorie abitative come la corte settecentesca di Marezzane, e gli stupendi e caratteristici fabbricati di Mazzarino di sopra e di sotto. Marezzane diventa luogo reale dove si può decidere
il futuro della Valpolicella e della Lessinia. La presenza oggi del cementificio non è più compatibile con lo sviluppo economico della Valpolicella, strettamente collegato con la cura del suo meraviglioso territorio. E quindi: Marezzane non si tocca! «Per questo ci metteremo ancora in marcia creativa, pacifica, attenta e forte, per dire basta alla distruzione del territorio e per affermare il desiderio che esso venga valorizzato. Un appello a tutti abitanti della Valpolicella, ai suoi frequentatori e amanti, produttori e buongustai del vino, camminatori e ciclisti, italiani e stranieri, associazioni, gruppi e singoli per salvare Marezzane per salvare il Parco Naturale della Lessinia.
NON MANDIAMO IN POLVERE IL NOSTRO FUTURO. TUTTI IN MARCIA A MAREZZANE!

Programma:
ore 9,30 ritrovo a malga GIROTTO, in località Girotto, nel comune di Marano di Valpolicella (Vr)
ore 10,00 partenza per la Marcia sui sentieri di Marezzane. Poi si pranza insieme (sono confermati anche quest’anno gli gnocchi di malga!) e il tutto sarà allietato da musica.

Informazioni: ASSOCIAZIONE VALPOLICELLA 2000 – www.valpolicella2000.it – Tel.3400700485.