18-19.07.07 – Verona – «Villa Verdi, ovvero d’arte, amore e altri demoni»

Fondazione Aida presenta «Villa Verdi, ovvero d’arte, amore e altri demoni». In scena per la prima volta in Italia l’ultima opera di Beni Montresor. Regia di Gaetano Miglioranzi
con Celeste Sartori, Cristina Nadrah e Lorenzo Bassotto. Debutta il 18 e 19 luglio (ore 21.15) all’interno dell’Estate Teatrale Veronese a Cortile Mercato Vecchio di Verona la nuova produzione di Fondazione Aida “Villa Verdi” di Beni Montresor, frutto di ricerche e studi sulla figura di Giuseppe Verdi attraverso lo sguardo di Beni Montresor per la regia e l’adattamento di Gaetano Miglioranzi. Dopo il debutto l’allestimento inizierà la tounée nazionale. “Villa Verdi” è l’ultima opera realizzata da Beni Montresor e presentata per la prima volta in italia. Fu infatti rappresentata solo in Argentina, al Teatro de La Plata nel 2001, inaugurato proprio l’anno prima con la Tosca nella regia di Montresor.
Messa in scena da Fondazione Aida/Teatro Stabile di Innovazione di Verona “Villa Verdi” è tratta dal ricco scambio epistolare intercorso tra Giuseppe Verdi, Arrigo Boito e Giuseppina Strepponi nell’ultimo decennio dell’Ottocento, ed è anche fortemente filtrato da motivi biografici che mettono in luce la statura morale di Giuseppe Verdi e la relazione artistica e umana tra i tre personaggi. “Villa Verdi” nasce dall’ammirazione del regista Gaetano Miglioranzi per lo scenografo veronese Beni Montresor, la cui ultima opera, Villa Verdi, nasceva dallo studio dell’opera del grande musicista Giuseppe Verdi, maestro ispiratore di Montresor. Il progetto, celebrando Giuseppe Verdi visto attraverso gli occhi incantati ma sinceri di Montresor, mette in luce le somiglianze e le affinità intellettive tra i due artisti. La storia. Nella seconda metà dell’Ottocento, in una grande casa della Valle Padana, l’intenso rapporto tra Verdi, Boito e Strepponi, impersonati sulla scena da Lorenzo Bassotto, Cristina Nadrah e Celeste Sartori, conduce ad una riflessione sulle idee più importanti che uniscono Montresor e Verdi, e in particolare a quella dominante che l’autentico amore per l’arte (incarnato nei personaggi del Maestro, della Moglie e del Poeta), non può mai essere disgiunto dall’autentico e vivo interesse per l’umanità e per le domande cruciali che da sempre accompagnano l’esistenza umana: la vita, il dolore, l’amore, la morte. Spiriti così nutriti nell’arte, allora, non possono che alimentare tra di loro un legame di comprensione e di amore, generoso e commovente, tanto profondo da arrivare alla completa offerta di se stessi. BIGLIETTO unico 7 euro.
Info: FONDAZIONE AIDA – Ufficio Formazione – Casella Postale n. 1062 – 37122 – Verona 10 – tel. 045/8001471 – fax 045/8009850 – e-mail: [email protected] – www.fondazioneaida.it